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Libri, Italia fanalino di coda per numero di volumi stampati

Sono pochi libri stampati in Italia almeno rispetto alla media degli altri Paesi europei. Emerge da un’indagine dell’Istat (www.istat.it) e dell’Associazione italiana degli editori, presentata a Roma nell’incontro “Troppi libri per pochi lettori? Analisi della produzione editoriale in Italia”, nell’ambito della Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi”. Nel nostro Paese ogni anno si stampano 55mila nuovi titoli, di cui l‘85%di varia e il 7% di titoli per ragazzi, 250milioni di copie stampate.

La produzione italiana si colloca dopo quella di Germania, Spagna, Francia. In particolare, nel numero di opere pubblicate cresce meno delle altre editorie europee (+7,6% rispetto a +14% di Germania) ed è stabile (o in leggera flessione) nel numero di copie. Tutte le altre editorie pubblicano infatti un numero maggiore di titoli per mille abitanti: 1,58 la Spagna; 1,11 la Francia; 1,15 la Germania. L’Italia è attestata a 1,02. Il 62-63% dei titoli complessivamente stampati sono novità, spiega la ricerca, le ristampe il 30-31%. Nel 1980 le novità erano 9.700, pari al 54,5% dei titoli complessivamente pubblicati, che erano 17.800 (meno del numero di ristampe e riedizioni pubblicate nel 2006).

La produzione in 26 anni si è dunque triplicata, con una crescita che è avvenuta peṛ sostanzialmente tra 1980 e 1995 (+12% in media annua), dopo di che è rallentata con un +1,2% medio nei dieci anni successivi. Nel 1980 si pubblicavano 140 milioni di copie: meno di quante oggi se ne pubblicano di sole novità.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 06-FEB-08
 

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