Canto di ingresso: Cantate al Signore (RN 262) Aspersione:Sorgente dacqua (RN 161) Gloria:Gloria a Dio (RN 6) Salmo responsoriale: proposta musicale CEI Acclamazione al Vangelo: Alleluia pasquale (RN 11) Professione di fede: Credo in unum Deum (RN 17) oppure Io credo in Dio - Simbolo apostolico (RN 18) oppure proposta musicale CEI Preghiera universale:Noi ti preghiamo: ascoltaci, Signore (RN 19) Presentazione delle offerte: Benedetto sei tu, Signore (RN 261) oppure solo organo Santo: Santo (RN 26) Mistero della fede:Annunciamo la tua morte, Signore (RN 28) Amen della dossologia: Amen! (RN 31) Padre nostro: Padre nostro (RN 33) Acclamazione allembolismo: Tuo è il regno (RN 35) Frazione del pane: Agnus Dei (RN 40) Comunione: Amatevi, fratelli (RN 255) Canto dopo la comunione: Abbiamo mangiato il pane (RN 344)
2. Scheda canto: Proposta musicale dal Repertorio Nazionale
Abbiamo mangiato il pane (RN 344) Testo: E. Costa Musica: F. Rainoldi Fonti: ElleDiCi Uso: comunione, ringraziamento, adorazione eucaristica Forma musicale: inno/canzone 1. Abbiamo mangiato il pane, il pane di Dio: un pane vivo, che in sé trasforma tutte le forze della terra. Corpo di Cristo per noi, nostro universo.
2. Abbiamo bevuto il vino, il vino di Dio: un vino nuovo, dove la morte muore, sconfitta dalla vita. Sangue di Cristo per noi, nostra speranza!
3. Apriamo la porta a Cristo, il Figlio di Dio: novello Adamo, tempra nel fuoco tutti gli umani desideri. Mensa di Cristo per noi, nostro avvenire!
Il testo Pane e vino: i segni tangibili che Cristo ci ha lasciato per rinnovare, a ogni celebrazione eucaristica, la memoria di quella Cena che fu il prologo alla sua morte, ma soprattutto alla sua risurrezione. Ringraziare l‘artefice di un tale gesto e nello stesso tempo riconfermare la totale dipendenza da lui, nostro universo, speranza, avvenire: ecco ciò che questo canto ci propone.
La musica La struttura del brano evidenzia il contrasto tra la cantabile scorrevolezza delle strofe, di carattere didascalico, e la piena coralità del ritornello. Melodia e armonizzazione sono di robusto impianto tonale, prive di bizzarrie, e rendono agevole l‘esecuzione anche da parte di assemblee numerose. contrasto tra la cantabile scorrevolezza delle strofe.
Quando e come utilizzarlo È un buon canto di ringraziamento dopo la comunione, per ogni periodo dell‘anno liturgico. La terza strofa potrebbe anche utilizzarsi quale inno durante l‘esposizione per l‘adorazione eucaristica. L‘autore prescrive "Calmo" quale indicazione agogica. Quest‘idea di calma deve essere presente non soltanto dal punto di vista agogico, ma anche da quello interpretativo, per una buon ambientazione e comprensione del testo. È preferibile affidare l‘esecuzione delle strofe a un piccolo coro molto affiatato; meno bene un solista, perché la sonorità di una sola voce risulterebbe un po‘ troppo povera per questo tipo di discorso musicale. L‘assemblea entra al ritornello musicale: attenzione a moderarne l‘intensità, perché la sua facile cantabilità potrebbe portare a unemissione eccessivamente intensa.