Momento celebrativo
Adorazione eucaristica
 
Viene collocato in modo appropriato e decoroso ai piedi dell’altare un pannello bianco, sul quale verrà composto il puzzle raffigurante il volto di Gesù e una cesta con delle monete di cartone sulle quali sono scritte delle virtù.
 
Canto di esposizione
 
Preghiera d’Inizio
 
C. «Maestro, sappiamo che parli e insegni con rettitudine», per questo siamo attorno a te e pendiamo dalle tue labbra: vogliamo amarti e vogliamo seguirti perché sappiamo che, creati a tua immagine e somiglianza, con te la vita è una festa: tutto diventa più entusiasmante, riusciamo a lavorare con frutto, a realizzare i nostri progetti, a sentirci felici. Fa’ che non ci accontentiamo delle piccole cose che a volte ingombrano il nostro cuore, ma che sappiamo fare spazio solo a te e alla tua volontà. Cammina accanto a noi, dacci forza e coraggio per essere tuoi amici fedeli e generosi. Amen!
 
Momento di silenzio
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
G. Ripetiamo insieme: rit. Siamo la tua immagine, Signore!
Segno: dopo ogni responsorio, ogni lettore porta ai piedi dell’altare un pezzetto di puzzle che, una volta composto, raffigurerà il volto di Cristo che verrà posto ai piedi dell’altare.
 
1 lett.: Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra» (Gn 1,26). rit.
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
2 lett.: E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona (Gn 1,27.31). rit.
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
3 lett.: Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo (Rm 8,29). rit.
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
4 lett.: L’uomo non deve coprirsi il capo, perché egli è immagine e gloria di Dio (1Cor 11,7). rit.
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
5 lett.: Egli è immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione, perché in lui furono create tutte le cose (Col 1,15-16). rit.
 
Canone: Oh, oh, oh adoramus te Domine
 
Momento di silenzio
 
Mi riconosco in te

Segno: dopo ogni preghiera si porta ai piedi dell’altare un cero con una scritta. Questo momento può essere accompagnato da un sottofondo musicale.
 
1 lett.: Nel tuo volto, o Signore, vediamo la nostra immagine: tu hai annunciato al mondo la pace perché in te ognuno di noi ritrovi la sua strada; dacci di essere sempre costruttori di unità e testimoni di speranza. (Si porta ai piedi dell’altare un cero con la scritta “noi immagine della tua pace”).

2 lett.: Nel tuo volto, o Signore, vediamo la nostra immagine: tu sei il Santo di Dio in mezzo a noi perché anche noi siamo capaci di amare come te; dacci di annunciare con le buone opere la tua amicizia. (Si porta ai piedi dell’altare un cero con la scritta “noi immagine della santità”).

3 lett.: Nel tuo volto, o Signore, vediamo la nostra immagine: tu sei passato tra la tua gente e hai guarito lo spirito e il corpo; facci capaci di solidarietà e di aiuto per chi ha bisogno di una parola o di un gesto concreto di bontà. (Si porta ai piedi dell’altare un cero con la scritta “noi immagine della misericordia”).

4 lett.: Nel tuo volto, o Signore, vediamo la nostra immagine: tu hai affrontato e vinto le difficoltà e la morte; fa’ che non ci scoraggiamo mai davanti alle prove della vita e siamo sempre testimoni gioiosi della tua risurrezione. (Si porta ai piedi dell’altare un cero con la scritta “noi immagine della vera Vita”).

 
Canto

 
G. «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». L’immagine di Dio impressa in noi ci dice che apparteniamo a lui; per questo ogni parola e ogni azione devono diventare annuncio della sua Presenza. Molte volte ci dimentichiamo di questa Immagine e finiamo per assumere sentimenti e atteggiamenti che non ci appartengono.
Dinanzi a Gesù Eucaristia, facciamo il nostro proposito di rendere a Dio ciò che è di Dio, riconoscendo in noi ciò che non ha a che fare con la sua e nostra immagine. Chiamiamo per nome il nostro debito d’amore e offriamolo come riscatto perché “tutto concorra al bene” nostro e di coloro ai quali siamo inviati a testimoniare la bellezza del suo Volto.

In questo tempo di silenzio e di ascolto, proviamo a scrivere sulla moneta che abbiamo ricevuto, un “limite” che ci impedisce di somigliare a Gesù: abitudine, vizio, atteggiamento, e avvicinandoci all’altare consegniamolo all’Amore Misericordioso del nostro Dio e Padre. Prendiamo dunque, una nuova moneta, che ci invita ogni giorno a rendere a Dio il merito per averci fatto a sua Immagine e somiglianza.
Accompagnato da una musica di sottofondo, si dà un tempo di pausa e di riflessione personale, durante la quale ciascuno può scrivere sul cartoncino a forma di moneta, consegnato in precedenza, alcuni atteggiamenti o vizi che ci allontanano dal Signore: per esempio ira, attaccamento alle cose, invidia, gelosia... Quindi i cartoncini ad uno ad uno vengono deposti ai piedi dell’altare, dove da un cestino già posto sotto si prenderà un’altra moneta con su scritta una virtù che ci avvicina a Dio.

Momento di silenzio

 
Canto

 
Preghiera conclusiva

 
Tutti: Padre nostro,
che sei nei cieli
e che continui a camminare con noi,
con la nostra storia e i nostri problemi,
facci sentire sempre la tua presenza
che ci hai rivelato in Cristo.
Non permettere mai che venga meno

la nostra confidenza in Te
soprattutto quando la tristezza
ci opprime e ci sgomenta.
Facci dono di scegliere sempre
la via della vita.
Fa’ che amiamo questo nostro tempo
e vi leggiamo sempre
i segni del tuo amore.
Dacci la forza per vivere la vita
come un dono ricevuto dalla tua bontà
e da spendere a servizio degli esseri umani
tuoi figli e nostri fratelli e sorelle. (Giuseppe Taliercio)
 
Benedizione eucaristica
 
Canto finale