Sussidio Quaresima-Pasqua 2013 - Ufficio liturgico nazionale | |||
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CATECHESI SULLA PREGHIERA VITA E PREGHIERA COME DIALOGO Siamo stati chiamati allesistenza dalla parola creatrice di Dio: la nostra vita è un dono che abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere. Esistere come dono ricevuto e offerto è la risposta a questa chiamata fondamentale: la vita è un bene che, per natura sua, tende ad essere donato. Questo dialogo, nel suo duplice movimento di accoglienza e di risposta, è la logica che anima e realizza la vita delluomo in rapporto a Dio. La logica che anima e realizza la preghiera è la stessa: accoglienza e risposta da parte delluomo in rapporto a Dio. Vivere secondo questa logica è pregare; ma è anche vero il contrario: pregare in questo modo è vivere. Si comprende, a questo proposito, una delle più belle definizioni della preghiera che la dice respiro dellanima, e non solo! Tre note del dialogo In questo rapporto-dialogo tra luomo e Dio, per parlare di autentica preghiera è necessario che si verifichino le seguenti tre note: - ci si rapporta ad un Dio personale, allAmore e non ad unidea, a una cosa o a una forza impersonale; - a un Dio che credo realmente presente e che mi chiama ad una risposta; - a un Dio che credo attento alla mia preghiera, che mi ascolta. Caratteristiche del dialogo In che modo concretizzare questo dialogo? Possiamo chiederlo direttamente a Gesù come fece uno dei suoi discepoli: Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli(Lc 11,1). La nostra preghiera si dice cristiana perché deriva totalmente dalla preghiera di Gesù e si modella fedelmente sulla sua. E Gesù che ci insegna a pregare e lo fa con la stessa sua preghiera. Ecco alcune caratteristiche della preghiera di Gesù che dovrebbero essere presenti in una preghiera autenticamente cristiana e che per questo motivo possono essere un criterio di verifica per il nostro modo di pregare. - Totalitaria: la preghiera di Gesù è rivolta al Padre nei confronti del quale si consegna totalmente senza limiti o riserve; non consegna qualcosa ma il tutto di sé. Per questo motivo è una preghiera totalitaria. - Incessante: Gesù si rivolge al Padre come Figlio. Questo è un rapporto continuo per cui la preghiera è incessante e Gesù non è soltanto un soggetto di preghiera ma lui stesso è una preghiera. - Responsoriale: tutta la vita e la preghiera di Gesù è una risposta alle mozioni dello Spirito Santo. La preghiera di Gesù è di tipo responsoriale, ci insegna che chi parla per primo è Dio e non luomo, e le risposte da attendere sono quelle delluomo e non di Dio: chi domanda è Dio, chi risponde è luomo. - Ecclesiale: quando Gesù prega non lo fa mai in modo privato, anche quando è in solitudine prega a nome di un corpo o per i molti. Ogni preghiera deve avere sempre una dimensione ecclesiale. Insegnamento di Gesù sulla preghiera Mt 5,23-24.44; 6,5-15; 7,7-11; 9,38; 17,21; 18,19; 26,41; Mc 9,29; 11,24-25; 14,38; Lc 6,28; 10,2; 11,1-13; 18,1-14; 21,36; 22,40.46; Gv 4,23-24; 14,13-14; 15,7-16; 16,23-27. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 22-GEN-13
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