SNEC - Una chiesa al mese
Il progetto ambientale
Lo spazio per l'assemblea visto dall'ambone
Lo spazio per l'assemblea visto dall'ambone

La chiesa di Sant’Eusebio è una delle più vaste della città: ha proporzioni ampie, spazi distesi e luminosi, definiti da semplici superfici piane in mattoni, intelaiate da strutture in calcestruzzo armato. Le pareti perimetrali sono piegate, determinando un’articolazione laterale che consente di definire spazi sussidiari per le statue devozionali, per i confessionali e per tabernacolo e fonte. L’abside è differente dall’aula: i telai strutturali si staccano dalle pareti, semplicemente intonacate e imbiancate, e definiscono uno spazio con copertura nervata, che richiama temi quasi gotici.
La luce naturale piove dall’alto, grazie alle aperture poste alla sommità delle pareti laterali. Nonostante la sobrietà assoluta di materiali e strutture, lo spazio ha una luminosità e una tattilità calde, grazie al riflesso della luce sulle superfici laterizie e sui pavimenti in marmo rosso e giallo.
L’illuminazione artificiale segna l’asse centrale della chiesa, sottolineato da una sequenza di lampadari in ferro battuto. Nuovi punti luce perimetrali contribuiscono all’illuminazione diffusa dello spazio.

Per quanto riguarda il comfort termico, la chiesa presenta difficoltà climatiche: se il grande volume consente un certo raffrescamento estivo, costituisce invece un serio problema per la stagione rigida invernale; non è stato previsto un impianto di riscaldamento.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 03-GEN-13
 

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