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Appello per il Comitato Media e Minori


«Ricostituire il Comitato Media e Minori». È l’appello lanciato dal Consiglio Nazionale degli Utenti in assemblea plenaria: «Il Cnu – si legge in una nota – ha espresso, a nome di tutte le associazioni di utenti (telespettatori, genitori, consumatori, diversamente abili) la più viva preoccupazione per l’ingiustificato ritardo – quasi un anno! – e ha rivolto con un telegramma un pressante appello al ministro dello Sviluppo economico Passera perché finalmente provveda alle nomine (sia degli utenti, sia le emittenti hanno da tempo indicato i loro rappresentanti: mancano le designazioni)». Il presidente del Cnu Luca Borgomeo entra nel dettaglio della questione: «Il Comitato Media e Minori è uno dei pochi strumenti, se non l’unico, a nostra disposizione a difesa delle fasce di età più deboli. Nel dicembre 2011 sono scadute le nomine. Ma la sua esistenza non è opzionale, è prevista dalla legge. Pertanto non sta nella discrezione del ministero attivarlo o meno». Anche per questo le ragioni del ritardo restano apparentemente inspiegabili: «Sciatteria ministeriale? Lentezza delle burocrazia? Sarebbero ancora le meno inquietanti. Ci aspettiamo almeno una giustificazione. Basterebbe una firma e il Comitato potrebbe essere operativo in tempo brevissimo. È paradossale che proprio il governo dei tecnici, che chiede sobrietà e rapidità, stia generando questa grave carenza». Il Comitato Media e Minori ha la funzione di raccogliere le segnalazioni dei cittadini in merito a presunte violazioni, ha il compito di vagliarle e, nel caso, presentarle all’Agcom, l’autorità per le comunicazioni, per un’eventuale sanzione. «In quest’anno in cui il Comitato Media e Minori non è stato funzionante il garante ha comminato sanzioni in numero di gran lunga minore. È un dato documentabile». Per Elisa Manna, vicepresidente uscente del Comitato, il problema delle sanzioni è quasi quello minore: «La verità è che gli utenti nel giro di 10 anni avevano imparato che c’era un presidio istituzionale in cui tutte le segnalazioni venivano prese seriamente in considerazione. Questa attesa sta disperdendo un patrimonio di fiducia prezioso proprio in un momento in cui la fiducia nei confronti della classe politica e dirigente è ai minimi storici».

 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 05-DIC-12
 

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