Liturgia delle ore - Anno C (2012-2013)
Ora Nona


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
 
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 
INNO
 
L’ora nona ci chiama
alla lode di Dio:
adoriamo cantando
l‘uno e trino Signore.
 
San Pietro che in quest’ora
salì al tempio a pregare,
rafforzi i nostri passi
sulla via della fede.
 
Uniamoci agli apostoli
nella lode perenne
e camminiamo insieme
sulle orme di Cristo.
 
Ascolta, Padre altissimo,
tu che regni in eterno,
con il Figlio e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.
 
Oppure:
 
Ternis horárum termini
volútis, dante Dómino,
trinum perfécte et únicum
ipsum devóti psállimus.
 
Sacrum Dei mystérium
puro tenéntes péctore,
Petri magístri régula
signo salútis pródita.
 
Et nos psallámus spíritu,
hæréntes sic apóstolis,
ut plantas adhuc débiles
Christi virtúte dírigant.
 
Deo Patri sit glória
eiúsque soli Fílio
cum Spíritu Paráclito,
in sempitérna sǽcula. Amen.
  
Ant. Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto?
       È turbato il mio spirito.
       Io sarò la madre del Re,
       rimanendo intatta nella mia verginità.
 
SALMO 118, 89-96    XII (Lamed)
Meditazione della parola di Dio nella legge
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri;
come io vi ho amati, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13, 34).
 
La tua parola, Signore, *
     stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
    hai fondato la terra ed essa è salda.
 
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
    perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
    sarei perito nella mia miseria.
 
Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
    per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
    perché ho cercato il tuo volere.
 
Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
    ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
    ma la tua legge non ha confini.
  
SALMO 70
Tu, Signore, la mia speranza fin dalla mia giovinezza
Lieti nella speranza, forti nella tribolazione (Rm 12, 12).
 
I      (1-13)
 
In te mi rifugio, Signore, *
    ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, *
    porgimi ascolto e salvami.
 
Sii per me rupe di difesa, †
    baluardo inaccessibile, *
    poiché tu sei mio rifugio
        e mia fortezza.
 
Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio, *
    dalle mani dell’iniquo e dell’oppressore.
 
Sei tu, Signore, la mia speranza, *
    la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
 
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, †
    dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; *
    a te la mia lode senza fine.
 
Sono parso a molti quasi un prodigio: *
    eri tu il mio rifugio sicuro.
 
Della tua lode è piena la mia bocca, *
    della tua gloria, tutto il giorno.
 
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, *
    non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
 
Contro di me parlano i miei nemici, *
    coloro che mi spiano
        congiurano insieme:
 
«Dio lo ha abbandonato, †
    inseguitelo, prendetelo, *
    perché non ha chi lo liberi».
 
O Dio, non stare lontano: *
    Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
 
Siano confusi e annientati
        quanti mi accusano, †
    siano coperti d’infamia e di vergogna *
    quanti cercano la mia sventura.
  
II     (14-24)
 
Io, invece, non cesso di sperare, *
    moltiplicherò le tue lodi.
 
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, †
    sempre proclamerà la tua salvezza, *
    che non so misurare.
 
Dirò le meraviglie del Signore, *
    ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza *
    e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
 
E ora, nella vecchiaia e nella canizie, *
    Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza, *
    a tutte le generazioni le tue meraviglie.
 
La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, †
    tu hai fatto cose grandi: *
    chi è come te, o Dio?
 
Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: †
    mi darai ancora vita, *
    mi farai risalire dagli abissi della terra,
 
accrescerai la mia grandezza *
    e tornerai a consolarmi.
 
Allora ti renderò grazie sull’arpa, †
    per la tua fedeltà, o mio Dio; *
    ti canterò sulla cetra, o santo d’Israele.
 
Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra *
    e la mia vita, che tu hai riscattato.
 
Anche la mia lingua tutto il giorno
        proclamerà la tua giustizia, *
    quando saranno confusi e umiliati
        quelli che cercano la mia rovina.
 
Ant. Maria rispose: Che vuol dire il tuo saluto?
       È turbato il mio spirito.
       Io sarò la madre del Re,
       rimanendo intatta nella mia verginità.
 
LETTURA BREVE    Is 61, 11
        Come la terra produce la vegetazione e come un giardino fa germogliare i semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutti i popoli.
 
V. Vieni, Signore, non tardare:
R. libera dal peccato il tuo popolo.
  
ORAZIONE
        O Dio, creatore e redentore, che hai rinnovato il mondo nel tuo Verbo, fatto uomo nel grembo di una Madre sempre vergine, concedi che il tuo unico Figlio, primogenito di una moltitudine di fratelli, ci unisca a sé in comunione di vita. Per Cristo nostro Signore.
        R. Amen.
 
Benediciamo il Signore.
        R. Rendiamo grazie a Dio.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 28-NOV-12
 

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