SNEC - Una chiesa al mese
La prova del tempo: il cantiere della comunità
Aula liturgica, nel nuovo assetto (2010)
Aula liturgica, nel nuovo assetto (2010)

La trasformazione sociale ed economica della borgata ha probabilmente modificato l’approccio delle nuove generazioni della comunità verso l’iniziale atteggiamento pauperistico e aniconico del progetto. Peraltro, bisogna ricordare che la chiesa era stata realizzata in tempi e condizioni di emergenza, senza nemmeno arrivare ad una consacrazione sacramentale: una condizione di ‘provvisorietà permanente’ che doveva essere risolta per dare risposta ai nuovi abitanti del quartiere.
Ai problemi manutentivi dell’edificio aveva iniziato a cercare risposta il parroco don Marco Cocuzza, con un intervento conservativo progettato da Sandro Benedetti stesso, coerente con i caratteri espressivi del complesso architettonico (pulitura e tinteggiatura esterna e interna, sagrato ecc.) e nel rispetto della qualificazione dei poli liturgici, di intesa con la Diocesi. A tale prima fase di studio e di manutenzione è seguito un intervento più repentino di ridisegno complessivo dell’arredo dell’aula liturgica, per iniziativa del nuovo parroco don Mauro Verani  (dal 2007): se l’intervento è avvenuto apparentemente nel rispetto dell’architettura complessiva della chiesa e delle sue geometrie, gusti e soluzioni di arredo si discostano dai valori originari, compromettendone l’equilibrio e la severità significativa.
Sul nuovo presbiterio marmoreo - che riprende la geometria dell’edificio - mensa, ambone e tabernacolo originari sono stati sostituiti con elementi scultorei figurati (spighe e tralci di vigna), realizzati dalla Società Italiana Arte Sacra delle Frattocchie (la cui sede è a poca distanza dalla parrocchia), su disegno del parroco stesso. Il tabernacolo è stato portato a parete, inserito nell’articolazione di un rivestimento ligneo che ha ridefinito ampie parti della superficie perimetrale dell’aula. La sede  è collocata a destra del presbiterio, contro la parete di fondo. Il fonte è stato definitivamente posizionato in una propria area, a destra del presbiterio, di fronte a una cappella dello Spirito Santo. Completano il riarredo un nuovo impianto di illuminazione perimetrale con elementi puntuali a parete, l’acquasantiera, la credenza e la teca per le reliquie , a sinistra del presbiterio. Nella sua nuova conformazione, la chiesa è stata dedicata il 10 aprile 2010 dal vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro (omelia)


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 11-GIU-13
 

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