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Le responsabilità, le scelte
La frazione e il complesso parrocchiale, alla conclusione dei lavori (archivio parrocchiale).
La frazione e il complesso parrocchiale, alla conclusione dei lavori (archivio parrocchiale).

Per la cura pastorale delle aree rurali tra Foligno e Assisi, nel 1957 viene eretta dal vescovo di Foligno, mons. Siro Silvestri, la parrocchia di Santa Croce a Limiti, frazione nella pianura tra Spello e Cannara. Il terreno viene acquistato dalla Confraternita del Crocifisso, da cui derivano la denominazione della parrocchia e la dedicazione della futura chiesa; importante anche il nesso con l‘abbazia medievale di Santa Croce a Sassovivo, a pochi chilometri da Foligno.
 
Primo parroco di Limiti è don Venanzo Peppoloni (1960-1969), che nel 1962 intraprende il percorso di progettazione e costruzione del centro parrocchiale. L‘incarico viene dato a Franco Antonelli, giovane architetto folignate, ritornato a operare nei suoi territori di origine dopo la formazione universitaria e l‘avvio alla professione a Roma; il cantiere viene tuttavia presto sospeso per mancanza di risorse economiche.
Dal 1969 cominciano ad operare presso la frazione i "Piccoli fratelli della Comunità Jesus Caritas", fondata da Gian Carlo Sibilia e Piero Saffirio; tale esperienza, ai suoi inizi (1967), fa parte della famiglia spirituale che si ispira al messaggio del beato Charles De Foucauld (1858-1916), sottolineando tuttavia un aspetto pastorale specifico: "incarnare il messaggio di fraternità nella realtà ecclesiale locale, in una istituzione tradizionale come la parrocchia, in mezzo alla gente del posto con la quale si va a vivere e condividere" (Giuliano Pergolesi), associando così l‘esperienza monastica con la vita pastorale parrocchiale.
Il 25 ottobre 1970 Gian Carlo Sibilia viene ordinato presbitero da mons. Siro Silvestri, nella chiesa che è ancora un cantiere. La parrocchia, affidata alla cura del prete novello, diventa sede della fraternità religiosa, che condivide quotidianamente l‘esperienza del lavoro dei campi e la vita dei suoi fedeli.
La "costruzione" della comunità accompagna la ripresa della costruzione del complesso parrocchiale: Franco Antonelli, che nel frattempo aveva continuato a dimostrare una particolare sensibilità professionale verso la vita ecclesiale e liturgica, viene nuovamente coinvolto nell‘attività edilizia, seppur ridimensionata rispetto al progetto iniziale. Il cantiere si avvale di un contributo governativo nella forma dei "cantieri scuola" e, soprattutto, è animato dall‘azione di tanti volontari, sia locali, sia provenienti da varie realtà ecclesiali italiane. La chiesa viene consacrata dal vescovo mons. Giovanni Benedetti il 26 marzo 1982.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 29-MAR-12
 

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