ALLEANZA E CREAZIONE. LA RISCOPERTA DEL CREATO: RESPONSABILITA VERSO ME E LALTRO.
La tensione allarmonia oltrepassa ogni confine. Il mondo è lo spazio vitale per tutti. Laltro è Logos, è parte del Creato e in quanto tale ha una sua armonia e un suo posto unico come te nelluniverso. Laltro qualunque volto abbia è a immagine e somiglianza di Dio, Logos di Dio nella vita del mondo, e mi appartiene. Ciò che percepiscono è la stranezza dei gesti, la lentezza delle parole, la camminata sghemba. Non riconoscono quello che vi è dietro. Spasmi, rictus, mancanza dequilibrio, si trincerano dietro un giudizio netto e crudele, senza appello: ecco è un disabile. Difficile cambiare questa prima impressione, doloroso esservi ridotti senza potere spiegare (Alexandre Jollien - filosofo affetto da atetosi)
Sempre più spesso mi viene spontaneo considerarmi non tanto una persona che non ha la vista, cosa che mi definirebbe per difetto, rispetto a chi la possiede, ma una persona che vede con tutto il corpo. Questo mi colloca entro una precisa categoria o meglio ancora entro una delle specifiche condizioni umane come sono quella di giovane o di anziano, di maschio o di femmina, che insieme alle altre costituisce uno degli ordini naturali dellesistenza umana (da Il dono oscuro. Nel mondo di chi non vede; John Hull)