Quaresima-Pasqua 2012 - Ufficio liturgico nazionale | |||
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• Una sobria monizione introduttiva può mettere in luce la valenza del giorno ottavo, giorno del raduno pasquale dei discepoli (cfr. Gv 20,26), tempo della fede pasquale vissuta nella celebrazione eucaristica. • Non si affievolisca proprio questoggi e nelle domeniche successive la gioia pasquale vissuta negli otto giorni: non manchi, in particolare, la cura del canto degli elementi di lode (il salmo responsoriale, lAlleluia, lacclamazione anamnetica e la dossologia nella preghiera eucaristica, la litania dellAgnello alla frazione del pane). In tutte le domeniche lassemblea canti pure linno festivo (Gloria), anche con una melodia di facile esecuzione, e colui che presiede apra la preghiera eucaristica possibilmente cantando il prefazio. Non si dimentichi lembolismo del giorno pasquale nella preghiera eucaristica e il congedo solenne al termine della celebrazione. • Il rito della pace venga sottratto al rischio dellassuefazione che talora lo rende un gesto automatico e inefficace. Una brevissima introduzione lo può collegare al duplice dono di pace del Risorto alla comunità dei discepoli: «Pace a voi!» (Gv 20,19.21), mentre linvito diaconale lo associa alleffusione dello Spirito secondo la pericope giovannea proclamata (Gv 20,22): «Nello Spirito del Cristo risorto datevi un segno di pace» (Messale Romano, p. 420). |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 21-FEB-12
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