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Adorazione dei Magi
sec. XVI


Domenico Tintoretto rappresenta la scena dell’Adorazione dei Magi integrandola a quella dell’Adorazione dei Pastori, che solitamente costituisce un soggetto distinto ma è compresente nella tradizione iconografica orientale, che a Venezia non cessa di essere oggetto di attenzione. Vengono così a convergere due linee, su Gesù: quella degli Ebrei, rappresentati dai pastori, dall’angolo inferiore sinistro, e quella dei Pagani, rappresentati dai Magi, convenuti con alcuni accompagnatori, dall’angolo inferiore destro, sino all’incontro col Bambino. Prende forma, in tal modo, una “lettura sinottica” dei Vangeli di Matteo e Luca, che riferiscono rispettivamente dell’adorazione dei Magi e dei Pastori. Così Cristo si manifesta (epifania) a tutta l‘umanità.Sullo sfondo la Circoncisione di Gesù (angolo superiore destro) e la Fuga in Egitto (al centro), due momenti della storia immediatamente successiva, coerentemente con le diagonali tracciate dalle due linee narrative lucana (Adorazione dei Pastori - Circoncisione) e matteana (Adorazione dei Magi - Fuga in Egitto). Così Cristo si manifesta a tutta l‘umanità.

Robusti D.

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 09-GEN-12
 

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