L’opera consiste nella specchiatura decorata di un postergale (schienale) di stallo di un coro ligneo, delimitata da una cornice modanata con filettature dorate, e raffigura San Giovanni Apostolo con un calice da cui esce un serpente, allusivo al veleno che, secondo gli Atti (apocrifi) di Giovanni, egli avrebbe bevuto al cospetto dell’imperatore Domiziano rimanendone miracolosamente indenne, e l’aquila, che lo identifica come evangelista. Ai suoi piedi il paiolo di olio bollente, immergendolo nel quale si sarebbe tentato di martirizzarlo, senza effetto, a Roma, secondo quanto riferito da Tertulliano, prima di esiliarlo a Patmos. Sovrasta il tutto una cornice circolare a riccioli, alata, con il trigramma eucaristico di San Bernardino IHS (Iesus Hominum Salvator) sorretta da due angioletti in volo.