Avvento-Natale 2011 - Ufficio liturgico nazionale
Suggerimenti per l‘animazione liturgica



Preghiamo con la Liturgia

Al suo primo avvento nell’umiltà della nostra natura umana
egli portò a compimento la promessa antica,
e ci aprì la via dell’eterna salvezza.
Verrà di nuovo nello splendore della gloria,
e ci chiamerà a possedere il regno promesso
che ora osiamo sperare vigilanti nell’attesa

(Prefazio dell‘Avvento I: La duplice venuta del Cristo)
 
 
Preghiamo con la Liturgia delle Ore
 
Guardo da lontano, e vedo arrivare la potenza del Signore, come una nube che copre la terra; andategli incontro e dite: Sei tu colui che aspettiamo, il Re d’Israele?
Voi tutti, abitanti della terra, figli dell’uomo, poveri e ricchi insieme, andategli incontro e dite: Pastore d’Israele, ascolta, tu che guidi il tuo popolo come un gregge, sei tu colui che aspettiamo?
Sollevate, porte, i vostri frontali; alzatevi porte antiche: entri il Re della gloria, il Re della casa d’Israele.
(Ufficio delle Letture, Responsorio della I domenica di Avvento)
 
 
Celebrare la Liturgia di Avvento
 
Il tempo di Avvento è tempo di attesa, di conversione, di speranza: attesa-memoria della prima ed umile venuta del Salvatore nella nostra carne mortale; attesa-supplica dell’ultima e gloriosa venuta di Cristo come Signore della storia e Giudice universale. Nelle prime due domeniche di Avvento domina così l’appello alla conversione attraverso la voce dei profeti e soprattutto di Giovanni Battista: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!» (Mt 3,2). Tuttavia, essa è allietata dalla speranza gioiosa che la salvezza già operata da Cristo e le realtà di grazia già presenti nel mondo giungano alla loro maturazione e pienezza, per cui la promessa si tramuterà in possesso, la fede in visione: «Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo» (1Cor 1,8).
Le letture del tempo di Avvento, inoltre, hanno come una caratteristica propria: esse, infatti, si riferiscono alla venuta del Signore alla fine dei tempi (I domenica), a Giovanni Battista (II e III domenica) ed infine agli antefatti della nascita del Signore (IV domenica).
I suggerimenti sui canti e sulle altre parti della Messa di questo sussidio, dunque, vogliono fare propri i criteri dettati dalla liturgia.
 
 
L’importanza dei riti di ingresso: come introdurre la celebrazione
 
La prima domenica del tempo di Avvento invita ciascuno di noi a sollevare lo sguardo per andare incontro a Cristo Signore. Il canto di Ingresso, che apre la celebrazione, chiede di percorrere la via che il Signore ha aperto per noi: Camminiamo incontro al Signore, camminiamo con gioia, Egli viene, non tarderà, Egli viene ci salverà.
Per iniziare la celebrazione, si suggerisce agli animatori liturgici di preparare una breve monizione ad introduzione del canto. Non basta indicare il numero, occorre “ridestare il cuore all’attesa, alla gioia”. Il canto è il linguaggio che più di ogni altro esprime la gioia e l’esultanza. Proprio per questo, è necessario curare in modo particolare il canto che accompagna la processione di ingresso. Se vi sono organisti preparati, potrebbe essere utile iniziare con un preludio musicale che non solo abbia la funzione di introdurre il canto ma anche la capacità di accendere il desiderio e di creare la giusta disposizione dei fedeli.
Se si sceglie di eseguire il canto proposto dal repertorio Nazionale Camminiamo incontro al Signore (RN 44), potrebbe essere opportuno optare per l’esecuzione delle prime due strofe, particolarmente legate alle letture di questa prima domenica (Egli viene: il giorno è vicino e la notte va verso l’aurora. Eleviamo a lui l’anima nostra, non saremo delusi. Egli viene, vegliamo in attesa, ricordando la sua Parola. Rivestiamo la forza di Dio per resistere al male).
L’atto penitenziale - si rimanda alla proposta “Kyrie, eleison” RN 2 - apre e predispone il cuore all’incontro con il Signore che viene. Se si desidera cantare i versetti proposti dal Messale Romano nel tempo di Avvento, questi ultimi possono essere cantillati a retto tono o utilizzando un modulo proprio. Dopo ogni versetto, il solista propone il Kyrie eleison, ripetuto subito dopo dall’assemblea.
 
 
La corona di Avvento
 
Nel tempo di Avvento, in molte comunità, è consuetudine preparare la corona di Avvento (consiste nel disporre quattro ceri su una corona di rami sempreverdi). Questa consuetudine, in uso soprattutto nei paesi germanici e nell’America del Nord, è divenuta simbolo dell’Avvento anche nelle case dei cristiani. La corona di Avvento, con il progressivo accendersi delle sue quattro luci, domenica dopo domenica, fino alla solennità del Natale, è memoria delle varie tappe della storia della salvezza di Cristo e simbolo della luce profetica che progressivamente illuminava la notte dell’attesa fino al sorgere del Sole di giustizia (cf. Ml 3,20; Lc 1,78). Non è bene collocare le candele sull’altare, ma in un luogo a parte: per il loro colore, suggeriamo di non utilizzare il rosso, ma candele di colore naturale.
 
 
Il prefazio e la liturgia eucaristica
 
Il prefazio consigliato nella prima domenica di Avvento ci invita a contemplare il duplice mistero di Cristo: il suo primo avvento, nell’umiltà della natura umana ed il suo ritorno nel giorno della sua manifestazione. La fedeltà del Signore non viene meno (Colletta alternativa) poiché come portò a compimento la promessa antica, così verrà di nuovo nello splendore della gloria e ci chiamerà a possedere il regno promesso.
Anche l’acclamazione al mistero della fede, cantato gioiosamente da tutti, aiuta l’assemblea a proclamare la fede nel mistero del ritorno del Signore: Annunciamo la tua morte Signore […] nell’attesa della tua venuta (vedi “Annunciamo la tua morte, Signore” RN 28) che permette un gioioso dialogo tra celebrante e assemblea oltre all’invocazione conclusiva “Vieni, Signore!”.
 
 
La conclusione della celebrazione
 
Per sottolineare l’inizio del tempo di Avvento, si invita a concludere la celebrazione con la Benedizione solenne (vedi Messale Romano pag. 428).
 
 
Suggerimenti per l’animazione musicale
 
Canto di ingresso:Camminiamo incontro al Signore (RN 44)
Atto penitenziale: Kyrie, eleison (RN 2)
Salmo responsoriale: testo e partitura (pdf)   -   musica  (mp3)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia (RN 9)
Presentazione delle offerte: Cristo, Signore, tu vieni a noi (RN 350)
Santo: Santo (RN 24)
Mistero della fede: Annunciamo la tua morte, Signore (RN 28)
Amen della dossologia: Amen! (RN 32)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione all’embolismo: Tuo è il regno (RN 36)
Frazione del pane: Agnello di Dio (RN 38)
Comunione: Tu, quando verrai (RN 308)
Canto di ringraziamento dopo la comunione: Parole di vita (RN 375)
 
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 05-DIC-11
 

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