suggerimenti per vivere l‘anno liturgico in famiglia
Suggerimenti dalla Liturgia
La famiglia è ambito di educazione allautentica responsabilità. La parabola del padrone e dei servi, nel contesto sociale del mondo antico, ha un sapore fortemente familiare: la grande casa padronale si configura come una famiglia allargata, che comprende il pater familias, i suoi figli, i suoi parenti, i servitori. Nel vangelo, le parbole del padrone e dei servi alludono forse, con discrezione, ad una idea per certi versi rivoluzionaria: i servi ricevono fiducia, ed entrano a far parte della casa. Come dice il vangelo di Luca: si cingerà le vesti e passerà a servirli e in Giovanni: non vi chiamo più servi, ma amici. In questottica possiamo comprendere il valore sacro, fondamentale, di numerose esperienze quotidiane vissute in famiglia: i figli vengono educati alla responsabilità, a divenire da bambini adulti; gli sposi si educano reciprocamente alla sincerità, al prendersi cura luno dellaltro; gli anziani, i malati, i deboli, chi si trova momentaneamente in difficoltà chiede che qualcuno ne diventi responsabile, si prenda cura. La partecipazione alla liturgia domenicale è ambito di libertà e responsabilità, e serbatoio inesauribile di generosità. Se tutti partecipano, è importante vivere serenamente i vari aspetti organizzativi che essa comporta: prepararsi, interrompere altre attività, presentarsi puntuali, presentarsi insieme, eventualmente anche assumere determinati incarichi liturgici. Se non tutti partecipano, o non tutti partecipano volentieri, la liturgia domenicale diventa un importante banco di prova del rispetto e del dialogo. Il coniuge che partecipa da solo allEucaristia, senza laltro coniuge, senza i figli, può farlo solo se ha maturato una profonda convinzione nellimportanza di quellincontro con il Signore, se ha imparato a dialogare con i familiari per avere quello spazio di incontro, se ha sperimentato che in quella celebrazione, attraverso la sua presenza, tutta la famiglia è in qualche modo messa a contatto con la santificazione che viene da Dio. Tutti i suoi familiari, pur non partecipando alla celebrazione, dovrebbero poter sperimentare la carica di dono e disponibilità che ne deriva per chi accetta di lasciarsi plasmare e responsabilizzare dallamore di Dio. Suggeriamo di tenere in casa un segno che accompagni tutto il periodo di Avvento-Natale: unimmagine di Maria con il bambino. Può essere unicona, secondo il modello orientale, o unaltra immagine, significativa dal punto di vista artistico, o nellambito locale. Può essere procurata dalla famiglia stessa, o si può valorizzare unimmagine già presente in casa, oppure può essere proposta dalla parrocchia o dalla diocesi. Nella misura del possibile, le si darà una collocazione adeguata, e di fronte ad essa si vivranno insieme i momenti di preghiera, eventualmente accendendo un cero; in alcuni casi questo non sarà possibile, e ci si dovrà accontentare della semplice presenza dellimmagine, che sarà rispettata da tutti, e per chi vive pienamente la sua fede ricorderà lattesa e la speranza dellintervento di Dio.
Un momento di preghiera in famiglia - rieducarsi alla preghiera
Molte famiglie celebrano la Liturgia delle Ore: è bene che continuino. Molti la celebrano individualmente: ugualmente si raccomanda di continuare. Molti altri però cercano una forma di preghiera più semplice e accessibile, in attesa di essere in grado di vivere anchessi la preghiera della Chiesa. Suggeriamo dunque una semplice forma di preghiera, liberamente adattabile, da vivere in famiglia o individualmente, che ha la stessa struttura della Liturgia delle Ore e che riprende elementi della liturgia domenicale. Preparazione: occorre riservare almeno cinque minuti di tempo per Dio e per noi. È un modo concreto per realizzare linvito di Gesù: Vegliate!. Ci si può fermare davanti a unimmagine, o anche accendere una candela, o anche semplicemente trovare un posto tranquillo in casa. La struttura, semplice e personalizzabile, comporta:
- una introduzione - il recupero del salmo responsoriale della domenica - un momento di ascolto e riflessione, secondo la proposta della Caritas, o del Centro Vocazioni. - la conclusione con lorazione colletta della domenica.
Introduzione Guida: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti: Amen
Il salmo responsoriale della domenica Lettore: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi. Tutti: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi
Tu, pastore dIsraele, ascolta, seduto sui cherubini, risplendi. Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.
Tutti: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Dio degli eserciti, ritorna! Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna, proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio delluomo che per te hai reso forte.
Tutti: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Sia la tua mano sulluomo della tua destra, sul figlio delluomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Tutti: Signore, fa splendere il tuo volto e noi saremo salvi.