Avvento-Natale 2011 - Ufficio liturgico nazionale
Proposta vocazionale

Per l’ascolto e la riflessione: proposta vocazionale

 
La proposta del Centro Nazionale per le Vocazioni è adatta per tutte le famiglie che vogliono riscoprire la chiamata di Dio nella loro vita; ovviamente può essere utilizzata anche per la preghiera personale, e come spunto per la preghiera di gruppo.
 
 
Ascolto
 
Lettore:
Signore, tu sei nostro Padre;
noi siamo argilla e tu colui che ci plasma,
tutti noi siamo opera delle tue mani.
(Isaia 64,7)
 
 
Focus sul Testo
 
Commentatore 1:
Dio, nostro Padre, è il nostro Creatore. Nella sua bontà ci ha chiamati alla vita, dalla non esistenza all’esistenza. Tanto ha fatto per noi: “mai si udì parlare da tempi lontani, orecchio non ha sentito, occhio non ha visto…”. Tanto il Signore continua a fare per noi. Siamo argilla che il Signore ha plasmato e continua a plasmare nel corso dell’intera nostra storia. La paternità di Dio non si esaurisce nell’atto iniziale: egli è un Padre che continua il suo intervento, è perennemente coinvolto nei nostri riguardi.
 
 
Dal Magistero
 
Commentatore 2:
“L’esistenza di ciascuno è frutto dell’amore creativo del Padre, del suo desiderio efficace, della sua parola generativa. L’atto creatore del Padre ha la dinamica di un appello, di una chiamata alla vita. L’uomo viene alla vita perché amato, pensato e voluto da una Volontà buona che l’ha preferito alla non esistenza, che l’ha amato ancor prima che fosse, conosciuto prima di formarlo nel seno materno, consacrato prima che uscisse alla luce. La vocazione, allora è ciò che spiega alla radice il mistero della vita dell’uomo, ed è essa stessa un mistero, di predilezione e gratuità assoluta”   (Pontificia Opera per le Vocazioni Sacerdotali, Nuove Vocazioni per una Nuova Europa, 16).
 
 
Applicazioni
 
Chi sono? Chi sono chiamato a diventare attraverso l’opera plasmatrice di Dio?
Posso dire di essere disponibile all’intervento di Dio nei miei riguardi?
 
 
Preghiera
 
Donaci, o Padre, il tuo Spirito perché nelle nostre comunità ciascuno impari a riconoscere la vita come tuo dono e ad accoglierla secondo il tuo disegno d’amore.
 
 
Conclusione: la colletta della domenica
 
Pregare con la liturgia significa far propri, riprendere alcuni frammenti della celebrazione, e inserirli nel tessuto della propria vita. Proponiamo di concludere la preghiera, o di riprendere, le orazioni collette della domenica, in maniera che siano come un’eco che si prolunga durante la settimana.
O Dio, nostro Padre,
nella tua fedeltà che mai vien meno
ricordati di noi, opera delle tue mani,
e donaci l’aiuto della tua grazia,
perché attendiamo vigilanti
con amore irreprensibile
la gloriosa venuta del nostro redentore,
Gesù Cristo tuo Figlio.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 05-DIC-11
 

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