· Se lAvvento è momento favorevole - autentico kayròs - per riscoprire il progetto educativo di Dio nella storia, ciò vale per tutti i credenti e quindi anche per gli adulti. Anzi vale soprattutto per gli adulti. Lattenzione pastorale della comunià cristiana dovrebbe, infatti, essere puntata proprio sugli uomini e le donne che sono coinvolti in prima persona nella fase più decisiva dellesistenza, nella vita professionale, nelle responsabilità civili ed ecclesiali. Questi uomini e queste donne vanno aiutati a scoprire o a riscoprire la centralità di Gesù Cristo e il fatto che in lui si realizza il progetto educativo di Dio manifestatosi nella storia della salvezza. Sotto questo profilo, lavvento ha unimportanza del tutto particolare. E infatti il tempo liturgico nel quale ogni attesa dellumanità, ogni speranza dIsraele, ogni tensione spirituale dei cristiani sono invitate a puntare sul volto di Cristo, rivelatore del Padre, Messia atteso, compimento delle speranze di ogni uomo e di ogni donna in ogni tempo. Dobbiamo daltra parte riconoscere la istintiva difficoltà, per chi è nella fase di massima responsabilità della vita, a porsi con naturalezza di fronte allaffermazione del credente biblico nella prima lettura odierna: «Signore, tu sei nostro padre; noi siamo argilla, e tu colui che ci plasma» (cf Is 64,7). E una dichiarazione di umiltà che può sembrare poco in linea con lo spirito di autonomia delletà contemporanea. Eppure non si può dire che la Scrittura, in questa o in altre pagine, legittimi qualsivoglia opera di diminutio delluomo e della donna. Lessere vivente è grande, proprio perché plasmato dalle mani di Dio e chiamato a un destino di grandezza. E torna continuamente a essere grande se si lascia plasmare dal Vasaio che vuole il bene autentico delle sue creature. Solo così possiamo essere davvero rinnovati e trasformati: se ci facciamo aiutare/riplasmare da lui.
· Può costituire un utile testo di riferimento per la riflessione personale e il dialogo comunitario il capitolo iniziale della sezione prima del Catechismo della Chiesa Cattolica, intitolato «Luomo è capace di Dio» (cf CCC 27-49), dove si afferma tra laltro che «il mondo e luomo attestano che essi non hanno in se stessi né il loro primo principio né il loro fine ultimo, ma che partecipano allEssere in sé, che non ha origine né fine» (CCC, 34). Può essere utile considerare anche le pagine della seconda in cui si spiega il Credo e in particolare si presenta larticolo di fede su Dio creatore (cf CCC, 279-325), e precisamente come creatore delluomo e della donna (cf CCC, 355-384).
· Dal punto di vista metodologico, si suggerisce di proporre, durante il tempo dellAvvento, un ritiro spirituale agli adulti della comunità cristiana o dellaggregazione ecclesiale. Il momento iniziale dellincontro potrebbe prevedere di dare la parola ai presenti per esprimere quali sono le loro attese in questo momento della vita: attese per il singolo, la famiglia, la comunità, la società. Con laiuto di qualche pagina scritturistica e di alcune riflessioni tratte dai testi catechistici, si potrà mostrare come il Signore che, la liturgia dAvvento ci guida a incontrare, realizzi - compiendole e anzi superandole - le attese umane. La celebrazione eucaristica potrà concludere una giornata simile, nella sua tensione tra già e non-ancora, tra dono della persona di Gesù e invito allattesa del compimento eterno.