Avvento-Natale 2011 - Ufficio liturgico nazionale
Suggerimenti per l‘animazione liturgica



Preghiamo con la Liturgia
 
Oggi su di noi splenderà la luce,
perché è nato per noi il Signore;
Dio onnipotente sarà il suo nome,
Principe della pace, Padre dell’eternità:
il suo regno non avrà fine.
(Antifona di Ingresso di Natale, Messa dell’Aurora)
 
 
Preghiamo con la Liturgia delle Ore
 
Fiorì il germoglio di Iesse,
l’albero della vita
ha donato il suo frutto.
 
Maria, figlia di Sion,
feconda e sempre vergine,
partorisce il Signore.
 
Nell’ombra del presepe,
giace povero e umile
il Creatore del mondo.
 
Il Dio che dal Sinai
Promulgò i suoi decreti,
obbedisce alla legge.
 
Sorge una nuova luce
Nella notte del mondo:
adoriamo il Signore!
(Ufficio delle Letture, Inno del tempo di Natale)
 
 
Celebrare la Liturgia del Natale
 
Nella notte di Natale risplende una luce di speranza, il popolo di Dio che cammina nelle tenebre, ora può finalmente raggiungere la luce desiderata. Nel buio rifulge finalmente il dono promesso (cf. Is 9,1). Si apre il tempo del canto e della gioia, della festa e dell’abbondanza: Cantate al Signore un canto nuovo. Questa è una notte di luce in cui si consuma, finalmente,il misterioso scambio dei doni: «la nostra debolezza è assunta nel Verbo, e l’uomo mortale è innalzato alla dignità perenne» (Prefazio di Natale III).
Più di ogni altra veglia dell’Anno liturgico, la notte di Natale costituisce un evento particolarmente sentito dal popolo cristiano. L’esperienza del buio, del freddo dei giorni invernali, la brevità delle ore di luce che caratterizza il solstizio d’inverno, toccano e fanno vibrare in modo unico la vita dei fedeli. Non a caso, ancora oggi, costituisce un’esperienza quasi irrinunciabile della vita sociale. Ed è proprio nell’ora più buia (la mezzanotte) che cielo e terra si schiudono per far germogliare la radice di Iesse, la luce vera del mondo. Così annuncia la colletta della Messa della Notte: «O Dio che hai illuminato questa santissima notte, con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo, concedi a noi, che sulla terra lo contempliamo nei suoi misteri, di partecipare alla sua gloria nel cielo».
 
Il tema della luce e della letizia che l‘accompagna, caratterizza tutta la liturgia del tempo di Natale che accoglie in sé numerose feste, come tanti chicchi di un solo grappolo: l’ottava e le feste del tempo di Natale: la Santa Famiglia, la Madre di Dio, l’Epifania, il Battesimo del Signore.
Il tempo di Natale, dunque costituisce un unico grande tempo di contemplazione del mistero dell’Incarnazione nei suoi diversi aspetti: «Dopo l’annuale rievocazione del mistero pasquale, la Chiesa non ha nulla di più sacro della celebrazione del Natale del Signore e delle sue prime manifestazioni: questo essa compie con il tempo di Natale» (Calendario Romano, n. 32).
 
 
La celebrazione dell‘Ufficio delle Letture
 
Nello spazio di tempo che va dai I Vespri del Natale alla Celebrazione Eucaristica della mezzanotte, sarebbe bene proporre la celebrazione comunitaria dell’Ufficio delle Letture, come preparazione immediata alla celebrazione. Dove non fosse possibile, potrà essere opportuno disporre una veglia fatta di canti, letture, elementi della pietà popolare.
 
 
L‘annuncio della nascita del Signore
 
L’inizio della Messa della notte può essere segnato dal canto dell’annuncio della nascita del Signore, nella formula del Martirologio Romano (pag. 965-966); La lettura/annuncio può essere fatta prima del canto di ingresso.
Fratelli e sorelle vi annunziamo una buona notizia, una grande gioia per tutto i popoli; ascoltatela con cuore gioioso.
Un lettore o lo stesso celebrante proclama:
«Trascorsi molti secoli dalla creazione del mondo, quando in principio Dio creò il cielo e la terra e plasmò l’uomo a sua immagine; e molti secoli da quando, dopo il diluvio, l’Altissimo aveva fatto risplendere tra le nubi l’arcobaleno, segno dell’alleanza e di pace; ventuno secoli dopo che Abramo, nostro Padre nella fede, migrò dalla terra di Ur dei Caldei; tredici secoli dopo l’uscita del popolo d’Israele dall’Egitto sotto la guida di Mosè, circa mille anni dopo l’unzione regale di Davide; nella sessantacinquesima settimana secondo la profezia di Daniele, all’epoca della centonovantaquattresima Olimpiade; nell’anno settecentocinquantadue dalla fondazione di Roma; nel quarantunesimo anno dell’impero di Cesare Ottaviano Augusto, mentre su tutta la terra regnava la pace, Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell’eterno Padre, volendo santificare il mondo con la sua prima venuta, concepito per opera dello Spirito Santo, trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda dalla Vergine Maria, fatto uomo: Natale di nostro Signore Gesù Cristo secondo la carne».
 
 
Elementi della pietà popolare
 
Oltre all’annunzio del Natale, vi sono altri elementi della pietà popolare che possono arricchire le celebrazioni del tempo natalizio:
- lo svolgersi di "presepi viventi" e l’inaugurazione del presepio domestico, che può dare luogo a un momento di preghiera di tutta la famiglia;
- l’inaugurazione dell’albero di Natale: simbolo fortemente evocativo, di cui cogliere i suggestivi richiami provenienti dal suo significato cristologico.
 
 
Il canto del Gloria
 
Nel tempo di Natale, è bene sottolineare in modo particolare il canto del Gloria che segna la fine del tempo dell’attesa e dice della gioia per la venuta del Figlio di Dio (Gloria a Dio nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà). Essendo un inno, è bene favorire la partecipazione di tutta l’assemblea (cf. esempio RN 5).
Una particolare attenzione potrebbe essere riservata anche alla recita o al canto del Credo.
 
 

Suggerimenti per l’animazione musicale
 
Canto di ingresso: Oggi si compie (RN 72)
Atto penitenziale: Kyrie, eleison (RN 1) oppure Kyrie, eleison (RN 4)
Gloria: Gloria (RN 7) oppure Gloria a Dio (RN 5)
Salmo responsoriale:  Messa della Notte Santa testo e partitura (pdf)  -  musica (mp3)  -  Messa del giorno testo e partitura  (pdf)  -  musica (mp3)
Acclamazione al Vangelo: Alleluia! Cantate al Signore (RN 12)
Professione di fede: Credo in unum Deum (RN 17) oppure Io credo in Dio - Simbolo apostolico (RN 18)
Presentazione delle offerte: O tu che dormi destati (RN 71)
Santo: Sanctus (RN 21) oppure Santo (RN 25)
Mistero della fede: Annunciamo la tua morte, Signore (RN 28)
Amen della dossologia: Amen! (RN 31)
Padre nostro: Padre nostro (RN 33)
Acclamazione all’embolismo: Tuo è il regno (RN 35)
Frazione del pane: Agnus Dei (RN 39) oppure Agnello di Dio (RN 37)
Comunione: È nato un bimbo in Betlehem (RN 67)
Canto di ringraziamento dopo la comunione: Venite fedeli (RN 61)
 
 
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 05-DIC-11
 

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