Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. (Giovanni 1, 9-11.14)
… e venne ad abitare IN MEZZO A NOI
La domenica pomeriggio chiamo i bambini del vicinato per giocare insieme, al campetto della parrocchia. Ieri ho assistito a una scena meravigliosa, che voglio tenere impressa nella mente e nel cuore. Per la prima volta ho portato un premio che sarebbe andato alla squadra vincitrice dei giochi della giornata. Al momento della premiazione non ho fatto in tempo a consegnare in mano ai cinque fortunati la loro caramella alla frutta, che nel giro di qualche secondo il piccolo dolcetto era già diviso in tanti minuscoli pezzettini che i bambini hanno distribuito al resto del gruppo. Ho conosciuto la povertà materiale, ma una grande ricchezza interiore. Quando Cristo è venuto nel mondo ha scelto di abitare nel cuore delle persone umili; la gioia e la pienezza interiore che provi stando in mezzo a loro è segno evidente della sua presenza. Una giovane casco bianco in Sierra Leone
Segni di speranza
Senza condivisione, non è Natale. Se questi bambini sono in grado di dividere in pezzetti una caramella, non è possibile che viviamo il giorno della nascita di Gesù riducendolo ad unabbuffata di cibo e regali. Possiamo invitare qualcuno al nostro pranzo, assicurare che ad altri non manchi il segno della festa - un regalo, un pasto -, ma non basta. Perché sia un vero segno di speranza, prendiamo solennemente, davanti al Presepio, in famiglia, un impegno da mantenere tutto lanno: un servizio di volontariato, il sostegno economico ad un progetto. Iniziamo subito e diamoci un appuntamento successivo per verificare.
Gesù, aiutami a essere dono per gli altri come Tu mi hai insegnato.