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Annunciazione
1470


L’affresco raffigura l’Annunciazione alla Vergine Maria in uno scenario architettonico che rappresenta, sullo sfondo, una città turrita. L’angelo, benedicente, regge un lungo stelo di giglio (Lilium candidum) nella sinistra, con cinque fiori; i tre chiusi e rivolti verso l’alto sembrano alludere alla Trinità e i due aperti verso il basso alla duplice natura, divina e umana, di Cristo. Maria, con efficace espressione di umiltà, inginocchiata, china il capo in segno di mansueta accettazione della volontà di Dio su di lei. Su un leggio doppio inserito in un banco-inginocchiatoio, è un libro aperto, posato su un velo bianco dalle trasparenze sericee cadente da entrambi i lati, in riferimento allo stato di raccoglimento in preghiera in cui l’artista si immagina si trovasse Maria, mentre un altro libro, chiuso, quasi sigillato con i caratteristici fermagli di alcune rilegature, giace sul ripiano del banco, entrambi probabile allusione ai due Testamenti: l’Antico, aperto quale libro di preghiera e profezia; il Nuovo, Cristo stesso, ancora chiuso ma, già presente alla Storia della Salvezza, ormai in procinto di rendersi leggibile nella visibilità dell’Incarnazione e portare così a compimento la Rivelazione.

Borlone G. e bottega

Ultimo aggiornamento di questa pagina: 12-DIC-11
 

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