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Spot col sorriso
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In tempi di vacche magre, e di paura per gli scenari economici, si fa in fretta a imparare il lessico finanziario e a convivere con gli umori di sigle, quali spread, ftse mib, btp. Anche se l’indicatore più utilizzato resta il Pil (prodotto interno lordo) che, lungi dall’attenersi alla sola misura quantitativa dell’attività macroeconomica, ha assunto ormai anche il ruolo di giudice dell’intero sviluppo economico-sociale del progresso. Il Pil, però, ha grandi limiti e, complice la crisi economica - che forse porterà anche qualche conseguenza positiva - , almeno in qualche occasione può essere ‘affiancato‘ da nuovi modelli che valutano il benessere delle persone. Così ha fatto il premier britannico David Cameron che nei giorni scorsi ha inviato ai cittadini del Regno Unito un questionario sul loro stato di felicità.
Perché ad una diminuzione del reddito medio disponibile non corrisponde necessariamente una diminuzione del benessere generale della società. E viceversa. Non è un caso se il tema è stato raccolto e sviluppato nella settima Conferenza internazionale della Comunicazione sociale svoltasi la scorsa settimana all’Università Iulm di Milano, intitolata, appunto, ‘C4H - Communication for happines‘ (comunicazione per la felicità), e organizzata in occasione dei 40 anni di Pubblicità Progresso. «In buona sostanza - ha spiegato il presidente dell’organismo, Alberto Contri -, è necessario utilizza¬re nuovi parametri per valutare il contesto sociale attuale ». Chissà, magari meno tardi di quanto immaginiamo - visto che in molti Paesi i nuovi indicatori già fanno testo - i conti non li faremo solo con il Pil ma anche con il Fil (Felicità interna lorda) o con il Bil (Benessere interno lordo), che accreditano diverse dimensioni della società. La Conferenza, forte dell’analisi di esperti, docenti, manager e creativi di numerosi Paesi (dagli Usa all’Olanda, dalla Russia al Messico), ha preso in esame temi e discipline solo apparentemente distanti: dall’economia, all’ambiente, passando per educazione e sviluppo sostenibile, tecnologia, innovazione, fino, ovviamente, alla comunicazione sociale, capace di essere collante e di farsi proposta per contribuire alla conoscenza dei nuovi indicatori, sensibilizzare la società sull’importanza dei nuovi valori, stimolare processi di cambiamento negli stili di vita delle persone e promuovere, quindi, nuovi comportamenti. È per questo che, di fatto, la Conferenza ha dato vita a un network, un laboratorio internazionale finalizzato allo scambio di esperienze di ‘buone prassi‘ tra diverse organizzazioni che, rispettando i codici nazionali, potranno promuovere campagne pubblicitarie su scala mondiale. In cui poter veicolare valori condivisi.
Anche perché il contesto socio-economico internazionale, in forte cambiamento e ormai ben conscio delle conseguenze di stili sbagliati e delle varie sfaccettature della crisi, sembra essere più pronto a recepire parole come responsabilità, trasparenza e sostenibilità. Non è roba da poco. Ma la giornata di lavori, sostenuta dalla Fondazione Cariplo, sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica, ha riservato spazio anche alla presentazione del libro Pubblicità Progresso. La comunicazione sociale in Italia, curato da Roberto Bernocchi e Rossella Sobrero (edito da Rai Eri) con la prefazione del Capo dello Stato. «La Fondazione Pubblicità Progresso - ha scritto Giorgio Napolitano - costituisce un eccellente esempio di come l’Italia possa offrire fondate ragioni di apprezzamento a livello internazionale, dando di sé un’immagine positiva». La Fondazione infatti, «può essere considerata ed è stata spesso definita ‘un caso unico al mondo‘». Nel corso della Conferenza, sono stati anche premiati gli studenti universitari che hanno partecipato alla quinta edizione del concorso ‘On the move, il volto nuovo della comunicazione sociale‘, che ha messo in palio 15 viaggi a Strasburgo. Inoltre, è stata presentata la campagna istituzionale per i 40 anni di Pubblicità Progresso, ‘Far diventare forte quello che è giusto‘. Dopo la carta stampata, il messaggio è ora veicolato da uno spot sulle tv nazionali.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 21-NOV-11
 

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