169. NellUfficio delle letture, alla lettura biblica segue il suo responsorio proprio, il cui testo è stato scelto dal tesoro della tradizione, o composto ex novo, al fine di portare nuova luce per la comprensione della lettura appena letta, o di inserire la lettura nella storia della salvezza, o di ricondurre dallAntico al Nuovo Testamento, o di cambiare la lettura in preghiera e contemplazione, o, infine, di conferire con la sua bellezza poetica una piacevole varietà.
170. Così pure alla seconda lettura è aggiunto un responsorio appropriato; questo, perņ, non è strettamente congiunto con il testo della lettura, e perciņ favorisce maggiormente la libertà della meditazione.
171. I responsori pertanto con le loro parti, da ripetersi anche nella recita individuale, mantengono il loro valore. La parte perņ che nel responsorio si suole ripetere, nella recita senza canto si puņ omettere, a meno che la ripetizione non sia richiesta dal senso stesso.
172. Così pure, ma in modo più semplice, il responsorio breve alle Lodi mattutine, ai Vespri e a Compieta, di cui sopra ai nn. 49 e 89, e il versetto a Terza, Sesta e Nona, sono una risposta alla lettura breve, come una specie di acclamazione, allo scopo di imprimere più profondamente la parola di Dio nellanimo di chi ascolta o di chi legge.