Liturgia delle ore - PRINCIPI E NORME PER LA LITURGIA DELLE ORE
VII. LA LETTURA DEI PADRI E DEGLI SCRITTORI ECCLESIASTICI (nn. 159 - 165)


159.   Secondo la tradizione della Chiesa Romana, nell’Ufficio delle letture, dopo la lettura biblica, si ha quella dei Padri o degli Scrittori ecclesiastici con il suo responsorio, a meno che non si debba leggere quella agiografica (cfr. nn. 228-239).
 
160.   In questa lettura vengono proposti testi tratti dagli scritti dei santi Padri, dei Dottori e di altri Scrittori ecclesiastici appartenenti sia alla Chiesa Orientale che Occidentale; in modo però da dare la preferenza ai santi Padri che godono di una particolare autorità nella Chiesa.
 
161.   Oltre alle letture assegnate al Libro della Liturgia delle Ore per i singoli giorni, si ha pure un lezionario facoltativo, nel quale è presentata una maggiore abbondanza di letture, in modo da aprire più largamente il tesoro della tradizione della Chiesa a coloro che celebrano l’Ufficio divino.
          È data facoltà a ognuno di prendere la seconda lettura o dal Libro della Liturgia delle Ore, o dal lezionario facoltativo.
 
162.   Le Conferenze Episcopali possono inoltre preparare anche altri testi rispondenti alle tradizioni e alla mentalità della propria regione8 da inserire nel lezionario facoltativo come supplemento.
          Questi testi vanno ricavati dalle opere di Scrittori cattolici distinti per dottrina e santità di vita.
 
163.   Lo scopo di tale lettura è principalmente la meditazione della parola di Dio, così come è accolta dalla Chiesa nella sua tradizione. La Chiesa, infatti, ha sempre ritenuto necessario spiegare ai fedeli in maniera autentica la parola di Dio, perché «la linea della interpretazione profetica e apostolica si svolgesse secondo la norma del senso ecclesiastico e cattolico».9
 
164.   Dal contatto assiduo con i documenti presentati dalla tradizione universale della Chiesa, i lettori sono condotti ad una più profonda meditazione della Sacra Scrittura e ad un soave e vivo amore per essa. Gli scritti dei santi Padri, infatti, sono splendide testimonianze di quella meditazione della parola di Dio, prolungatasi per secoli, con la quale la Sposa del Verbo incarnato, cioè la Chiesa «che ha con sé il consiglio e lo spirito del suo Sposo e Dio»10 si sforza di giungere giorno per giorno a una più profonda intelligenza delle Sacre Scritture.
 
165.   La lettura dei Padri inoltre aiuta i cristiani a comprendere meglio il significato dei tempi e delle celebrazioni liturgiche. Apre loro l’accesso alle inestimabili ricchezze spirituali che formano il prezioso patrimonio della Chiesa, e insieme presentano il fondamento della vita spirituale e un ricchissimo nutrimento della pietà. I predicatori poi della parola di Dio hanno così tra mano, ogni giorno, eccellenti esempi di sacra predicazione.
 
8    Cfr. Conc. Vat. II, Cost. sulla sacra Liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 38.
9    San Vincenzo Lirinense, Promemoria, 2; PL 50, 640.
10 San Bernardo, Discorso 3 nella vigilia di Natale, 1; PL 183 (ediz. 1879), 94.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15-SET-11
 

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