SNEC - Una chiesa al mese
Il progetto ecclesiale
abitazione del parroco e uffici nel primo sagrato
abitazione del parroco e uffici nel primo sagrato


Il complesso parrocchiale è esplicitamente orientato da un progetto pastorale globale, teso a sottolineare la dimensione dell‘incontro, della vita comunitaria che necessariamente deve associarsi all‘azione liturgica e alla preghiera personale. La convivialità degli spazi di aggregazione è complementare quindi alla ricerca sulla dimensione spirituale dell‘aula liturgica.
Se la geometria dell‘insieme richiama una dimensione protettiva e avvolgente, le numerose e irregolari bucature, gli scorci visivi, i passaggi, le improvvise superfici arrotondate invitano all‘ingresso, o almeno a un primo "affaccio" incuriosito . Per Dahinden (1992), nonostante la «qualità introversa» dello spazio per il servizio sacro, «la capacità di isolare non deve creare una separazione "drastica", bensì proteggere e ispirare fiducia». La forma delle opere pastorali  invita a un duplice movimento: da un lato per arrivare all‘aula liturgica si deve percorrere un percorso verso il "centro", che deve essere anche itinerario mistagogico; dall‘altro, il cuore della chiesa non è solo punto di arrivo, ma anche luogo di partenza verso la missione (Brambilla 1991, pp. 49 e 50).
Il primo sagrato  accoglie le funzioni più pubbliche, come l‘ingresso all‘ufficio parrocchiale e il punto di informazione alla base della torre. Il secondo sagrato è invece definito dallo spazio trasparente del portico (inizialmente aperto) e dall‘arena.
Le sale per riunioni, conferenze, attività di gruppo e ricreative sono invece ospitate nel basamento del complesso: un‘ampia fascia finestrata, protetta dagli spioventi in rame dell‘aula liturgica, dà luce indiretta e calda ai diversi spazi, che costituiscono un‘ampia e funzionale piattaforma di servizio per ogni iniziativa .


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 13-SET-11
 

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