Un libro su: Vite migranti nel condominio più controverso dItalia
(26 gennaio 2012) - Babel Hotel, a cura di Ramona Parenzan, edito da infinito edizioni e con il patrocinio della Fondazione Migrantes e ANFE (Associazione Nazionale Famiglie Emigranti) ha fatto seguito ad una Indagine sulla situazione dellHotel House di Porto Recanati condotta da un gruppo di docenti dellUniversità di Macerata. Una ricerca che a dispetto di alcuni servizi di stampo razzista che descrivevano lHotel House come un ghetto abitato da persone poco qualificabili, portati a delinquere, invece ospita immigrati che per il 55,2 per cento in possesso di diploma o di laurea. Una percentuale che supera di 12 punti quella degli italiani diplomati, che sono solo il 33 su 100. Un palazzone che ospita circa duemila immigrati che destate arrivano a tremila unità. La curatrice, Parenzan, dopo aver fatto diverse interviste allinterno dellHotel House, le ha sottoposte a vari scrittori, mediatori e operatori interculturali, musicisti, i quali, a sua volta, hanno composto racconti, poesie, canzoni in un mix di liberà creativa delle vere interviste agli immigrati e quelle immaginate. Quindi, Babel House assomiglia allHotel House senza esserlo per davvero. I racconti, le poesie e le canzoni riportate, vogliono dare una risposta a cosa è e rappresenta lHotel House. Anzi, questi testi mettono in risalto lurgenza di ridefinire lessere italiani in relazione al diritto di rappresentazione che è negato agli immigrati in tanti altri Hotel simili nel nostro paese. E un volume - sottolinea Simone Brioni nella presentazione - che intende accorciare le distanze tra gli immigrati e gli italiani. E invita a immaginarsi altro, a ripensare la propria identità anche in relazione allalterità.