Sussidio Quaresima 2011 - Ufficio liturgico nazionale
Fragilità come buio e luce


Il credente riconciliato, anche nell’ora della prova, cammina verso la luce di Cristo, e indirizza anche gli altri verso di essa.
 

Nonostante la guarigione il cieco rimane fragile ed esposto: anzi, forse ancora di più dopo il dono scomodo ricevuto da Cristo egli si ritrova solo: escluso dalla comunità, contestato dai capi, abbandonato dagli stessi genitori. La luce di Cristo lo strappa ad una tranquilla e consolidata mendicità, in cui può vivere senza rischi, e lo ributta nel mare aperto della libertà, in cui egli sembra poter fare affidamento unicamente sulle proprie risorse. In realtà egli non è solo: Gesù non solo lo restituisce alla possibilità di vedere la luce, ma lo costituisce come persona libera e coraggiosa, pienamente inserita nel Regno del Padre, abilitata ad una testimonianza offerta nella massima franchezza.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 17-FEB-11
 

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