Liturgia delle ore - Archivio
San Francesco D‘Assisi, patrono d‘Italia


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.
 
Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.
 
INNO
 
Glorioso e potente Signore,
che alterni i ritmi del tempo,
irradi di luce il mattino
e accendi di fuochi il meriggio,
 
tu placa le tristi contese,
estingui la fiamma dell’ira,
infondi vigore alle membra,
ai cuori concedi la pace.
 
Sia gloria al Padre ed al Figlio,
sia onore al Santo Spirito,
all‘unico e trino Signore
sia lode nei secoli eterni. Amen.
 
Oppure:
 
L’ora sesta c’invita
al servizio divino:
inneggiamo al Signore
con fervore di spirito.
 
In quest’ora sul Golgota,
vero agnello pasquale,
Cristo paga il riscatto
per la nostra salvezza.
 
Dinanzi alla sua gloria
anche il sole si oscura:
risplenda la sua grazia
nell‘intimo dei cuori.
 
Sia lode al Padre e al Figlio,
e allo Spirito Santo,
al Dio trino ed unico
nei secoli sia gloria. Amen.
 
Ant. Chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, entrerà nel suo regno.
 
SALMO 118, 89-96           XII (Lamed)
Meditazione della parola di Dio nella legge
 
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri;
come io vi ho amati, così amatevi anche voi gli uni gli altri (Gv 13, 34).
 
La tua parola, Signore, *
     stabile come il cielo.
La tua fedeltà dura per ogni generazione; *
    hai fondato la terra ed essa è salda.
 
Per tuo decreto tutto sussiste fino ad oggi, *
    perché ogni cosa è al tuo servizio.
Se la tua legge non fosse la mia gioia, *
    sarei perito nella mia miseria.
 
Mai dimenticherò i tuoi precetti: *
    per essi mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami, *
    perché ho cercato il tuo volere.
 
Gli empi mi insidiano per rovinarmi, *
    ma io medito i tuoi insegnamenti.
Di ogni cosa perfetta ho visto il limite, *
    ma la tua legge non ha confini.
 
SALMO 70        Tu, Signore, la mia speranza fin dalla mia giovinezza
Lieti nella speranza, forti nella tribolazione (Rm 12, 12).
 
I       (1-13)
 
In te mi rifugio, Signore, *
    ch’io non resti confuso in eterno.
Liberami, difendimi per la tua giustizia, *
    porgimi ascolto e salvami.
 
Sii per me rupe di difesa, †
    baluardo inaccessibile, *
    poiché tu sei mio rifugio
        e mia fortezza.
 
Mio Dio, salvami dalle mani dell’empio, *
    dalle mani dell’iniquo e dell’oppressore.
 
Sei tu, Signore, la mia speranza, *
    la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
 
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno, †
    dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno; *
    a te la mia lode senza fine.
 
Sono parso a molti quasi un prodigio: *
    eri tu il mio rifugio sicuro.
 
Della tua lode è piena la mia bocca, *
    della tua gloria, tutto il giorno.
 
Non mi respingere nel tempo della vecchiaia, *
    non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
 
Contro di me parlano i miei nemici, *
    coloro che mi spiano
        congiurano insieme:
 
«Dio lo ha abbandonato, †
    inseguitelo, prendetelo, *
    perché non ha chi lo liberi».
 
O Dio, non stare lontano: *
    Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
 
Siano confusi e annientati
        quanti mi accusano, †
    siano coperti d’infamia e di vergogna *
    quanti cercano la mia sventura.
 
II     (14-24)
 
Io, invece, non cesso di sperare, *
    moltiplicherò le tue lodi.
 
La mia bocca annunzierà la tua giustizia, †
    sempre proclamerà la tua salvezza, *
    che non so misurare.
 
Dirò le meraviglie del Signore, *
    ricorderò che tu solo sei giusto.
Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza *
    e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
 
E ora, nella vecchiaia e nella canizie, *
    Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza, *
    a tutte le generazioni le tue meraviglie.
 
La tua giustizia, Dio, è alta come il cielo, †
    tu hai fatto cose grandi: *
    chi è come te, o Dio?
 
Mi hai fatto provare molte angosce e sventure: †
    mi darai ancora vita, *
    mi farai risalire dagli abissi della terra,
 
accrescerai la mia grandezza *
    e tornerai a consolarmi.
 
Allora ti renderò grazie sull’arpa, †
    per la tua fedeltà, o mio Dio; *
    ti canterò sulla cetra, o santo d’Israele.
 
Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra *
    e la mia vita, che tu hai riscattato.
 
Anche la mia lingua tutto il giorno
        proclamerà la tua giustizia, *
    quando saranno confusi e umiliati
        quelli che cercano la mia rovina.
 
Ant. Chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, entrerà nel suo regno.
 
LETTURA BREVE              1 Cor 9, 26-27
 
        Io corro, ma non come chi è senza meta; faccio il pugilato, ma non come chi batte l’aria, anzi tratto duramente il mio corpo e lo trascino in schiavitù perché non succeda che, dopo aver predicato agli altri, venga io stesso squalificato.
 
V. Beato l’uomo, che tu istruisci, Signore,
R. e ammaestri nella tua legge!
 
ORAZIONE
 
        O Dio, che in san Francesco d’Assisi, povero e umile, hai offerto alla tua Chiesa una viva immagine del Cristo, concedi a noi di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e di unirci a te in carità e letizia. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
        R. Amen.
 
Benediciamo il Signore.
        R. Rendiamo grazie a Dio.
 


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 20-SET-10
 

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