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Conoscere, interrogare lattualità e farsi interpellare da essa perché la svolta culturale, in qualche modo legata allo sviluppo dei mass media, non è accessoria ma mette in gioco la forma sociale della Chiesa. In questo senso va compreso il rapporto con il mondo mediale. È quanto ha ricordato oggi mons. Dario E.Viganò, preside dellIstituto pastorale Redemptor Hominis (Università Lateranense), intervenendo alla settimana residenziale per seminaristi teologi che si è aperta ieri (fino al 2 luglio) a Subiaco, sul tema Lagire della Chiesa nel tempo del digitale. Liniziativa, alla quale partecipano 20 seminaristi da tutta Italia, è organizzata dallUfficio per le comunicazioni sociali insieme ai Servizi per il progetto culturale e informatico della Cei e al Centro interdisciplinare lateranense. Ai partecipanti mons. Viganò ha sottolineato la necessità di una nuova progettazione, in particolare nel rapporto Chiesa-comunicazione, puntualizzando che per progettazione si deve intendere il carattere distintivo dellagire umano, personale e sociale. In altre parole, progettare pastoralmente non significa tanto assumere una tecnica ma acquisire una mentalità. È una questione di stile.Il problema - ha spiegato mons. Viganò - è riflettere sul profilo dellagire credente allinterno di uno scenario non solo per molti aspetti inedito, ma anche profondamente problematico dal punto di vista antropologico e mediatico. Da qui lesigenza di essere avvertiti. Ciò, ha aggiunto, agevola la comprensione di soluzioni che sono sempre da comprendere in modo provvisorio. Quello attuale, ha sottolineato il preside dellIstituto pastorale, è il tempo della missione: Si sono affievoliti, infatti, i tradizionali canali di trasmissione della fede e si deve fare i conti con un sistema mediatico invasivo e pervasivo. Per questo, ha concluso, è necessario superare la tentazione della nostalgia, del pessimismo e delladattamento. Allintervento di mons. Viganò seguiranno oggi quelli di Ernesto Diaco, viceresponsabile del Servizio nazionale per il progetto culturale della Cei, e di don Davide Milani, direttore dellUfficio per le comunicazioni sociali dellarcidiocesi di Milano. La settimana proseguirà con le relazioni di docenti ed esperti del settore. Il 30 giugno don Ivan Maffeis, vicedirettore dellUfficio comunicazioni sociali della Cei (Ucs), parlerà dei media della Chiesa italiana. Concluderà la settimana lintervento di mons. Domenico Pompili, direttore dellUcs, sul tema Da Parabole mediatiche a Testimoni digitali. Cammino, fatti e prospettive. |
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Ultimo aggiornamento di questa pagina: 30-GIU-10
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