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Apple iPad, una rivoluzione a metà‘


Cosa se ne farà il mondo di un grosso iPhone? Non sono in po­chi a chiederlo, da ieri, su In­ternet. Gente che ha l’ardire di rompe­re l’incanto generato mercoledì allo Yer­ba Buena Center di San Francisco, da dove uno Steve Jobs messianico come d’abitudine ha mostrato all’umanità il suo iPad.
  Il capo della Apple sembra un genio vi­sionario ma, anche se una volta disse che non gli interessa­va essere «l’uomo più ricco del cimitero, ma andare a letto la notte sapendo che abbiamo fatto qualcosa di me­raviglioso», è soprat­tutto un imprenditore. Da imprenditore deve vendere, e quindi, come un semplice venditore, può prendersi la licenza di e­sagerare un po’, e definire «magico e ri­voluzionario » questo nuovo computer tablet. Lasciamo perdere la «magia», che ha poco a che fare con i molto ra­zionali personal computer, e cerchia­mo la «rivoluzione». Difficile, si dicono gli appassionati delusi, trovare qualco­sa di rivoluzionario in quello che Jobs ha fatto davanti agli occhi del pubbli­co. Ha preso l’iPad e lo ha usato per an­dare su Facebook, poi ha mandato un’email, quindi ha navigato su Goo­gle Maps, si è divertito con un video­gioco di macchine, non ha telefonato (ma l’iPad può telefonare) e infine si è messo a leggere il New York Times e il libro di memorie di Ted Kennedy.
  Quest’ultima è stata l’attività più inno­vativa, ma solo perché le memorie di Kennedy sono uscite da una manciata di mesi. E la rivoluzione? L’elenco del­le pecche, stilato dai blogger, è lungo. Sarà più comodo per leggere - anche se ci avevano detto che lo speciale ‘in­chiostro‘ del Kindle era l’unica alter­nativa alla carta che fosse «riposante per gli occhi» - certamente scomodis­simo per telefonare (anche se saranno chiamate Voip). Tanti anni passati a rimpicciolire i cellulari e adesso la no­vità è il «telefonone» (tra l’altro senza u­na videocamera integrata per Skype)? Magari l’iPad farà altro. Jobs suggeri­sce di guardarci i film, ma 10 pollici scarsi di schermo sono pochini. Po­tremmo scriverci, ma se useremo la ta­stiera ‘fisica‘ sarà come usare un nor­male computer fisso, se sceglieremo quella ‘virtuale‘ dovremo appoggiare questo iPad sul tavolo e guardare lo schermo laggiù in basso, a meno di non dedicare tutta una mano a tenere drit­to l’apparecchio. I fan ci pensano, e del­le due ipotesi non si sa quale sia la me­no attraente. Allora ci navigheremo la Rete toccando lo schermo. Sì, ma lo fa­cevamo già da anni con i ‘supertelefo­nini‘. Però bisognerà trovare qualcosa da farci, con l’iPad, dato che di sicuro questo iPhone per giganti venderà tan­tissimo. Perché il fascino, lo stile, il ca­risma che hanno fatto innamorare di Apple milioni di persone sono anche nell’iPad. E in questo, davvero, c’è un po’ di magia.


Ultimo aggiornamento di questa pagina: 29-GEN-10
 

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