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Il "Trono di Grazia" è tornato a Caltagirone   versione testuale
Una mostra-studio sulla cultura artistica in Sicilia tra Medioevo e Rinascimento celebra l'avvenuto restauro della tavola.










Venerdì 25 ottobre 2019, nel Salone vescovile del Museo Diocesano di Caltagirone, avrà luogo il convegno Corrispondenze e scambi tra il Mediterraneo e le Fiandre. La cultura artistica in Sicilia tra Medioevo e Rinascimento. Il convegno è una delle tappe fondamentali dell'iniziativa ideata e realizzata dalla Diocesi di Caltagirone e dalla Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Catania, su finanziamento anche dell'Assessorato dei Beni Culturali e I.S. della Regione Siciliana, in occasione del rientro a Caltagirone del Trono di Grazia, dipinto fiammingo di grande pregio attribuito a Vrancke van der Stockt appena restaurato dai Laboratori dei Musei Vaticani.

L'iniziativa ha avuto inizio con la mostra Il Trono di Grazia. Il ritorno della tavola fiamminga a Caltagirone, inaugurata nelle sale del Museo Diocesano calatino il 13 giugno scorso. Prosegue adesso con questo convegno che sarà l'occasione per esaminare alcune vicende occorse nella complessa trama di relazioni culturali e artistiche che la Sicilia e l'Italia meridionale intrattennero con le Fiandre, con la Spagna e più in generale con l'Europa e l'Italia centro–settentrionale tra Tre e Quattrocento. Introdurranno la giornata il vescovo di Caltagirone, Monsignor Calogero Peri, il Soprintendente dei beni culturali e ambientali di Catania, Rosalba Panvini, organizzatori dell'iniziativa, il sindaco di Caltagirone, Gino Ioppolo; saranno moderatori don Fabio Raimondi, direttore del Museo Diocesano e curatore dell'iniziativa, Benedetto Caruso, dirigente del Servizio architettonico e storico artistico della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Catania, Francesco Failla, direttore dell'Archivio e Biblioteca diocesani di Caltagirone. I relatori che si avvicenderanno tra la mattina e il pomeriggio del 25 ottobre provengono da varie istituzioni museali, i Musei Vaticani, il Museo del Prado e il Museo Archeologico Nazionale di Madrid, da centri di studio e ricerca, le Università di Catania e di Torino e il Consejo Superior de Investigaciones Científicas spagnolo, dall'Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana e dalle Soprintendenze di Catania, Messina e Cagliari. Al centro della giornata, prevista per le ore 12, l'inaugurazione della mostra–studio, un'esposizione temporanea che segue la mostra principale e che consentirà al pubblico di ammirare, accanto al Trono di Grazia di Vrancke Van der Stockt, due opere di grande pregio provenienti da due centri molto vivaci nel XV secolo: la pala di San Pietro in cattedra e storie della sua vita del Tesoro di Santa Maria della Stella di Militello Val di Catania, variamente attribuita ad Antonello da Messina, a Pietro Ruzzolone, al Maestro della Croce di Piazza Armerina e in questa occasione rimessa in discussione, e il cofanetto franco–fiammingo del Tesoro della Cattedrale di Siracusa del quale saranno dibattute origini e caratteristiche nel corso del convegno. La mostra sarà visitabile presso il Museo Diocesano di Caltagirone sino al 10 gennaio 2020.

Lo scopo di queste iniziative è divulgare al grande pubblico alcune opere molto rare presenti nella Sicilia sud–orientale e contribuire al dibattito scientifico sulla vivace civiltà figurativa in cui giungeva il capolavoro fiammingo.

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