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Le pergamene medievali di Lodi in rete   versione testuale
Pubblicate le immagini di due fondi diplomatici dell'Archivio diocesano







L'Archivio storico diocesano di Lodi rende noto che sono state pubblicate le immagini delle pergamene, collegate alla descrizione della serie diplomatica della Mensa vescovile, e del fondo del Monastero di Santa Chiara vecchia conservati presso l'Archivio stesso.
Si tratta di un'operazione rilevante per lo sviluppo della ricerca e per gli studi di storia medievale, le cui fonti documentarie più antiche erano finora accessibili solo in loco. Ora le pergamene, in un progetto finalizzato sia alla conservazione sostitutiva che alla fruizione pubblica, sono state riprodotte in recto e verso ad alta definizione e pubblicate per la lettura e lo studio da remoto.
Un risultato che ha impegnato in un lavoro di proficua collaborazione diverse realtà e professionalità - archivistiche, informatiche, organizzative - nell'ottica del servizio alla ricerca storica che da tempo impegna la Diocesi di Lodi, grazie anche al sostegno dell'Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e gli edifici di culto della Cei, e al contributo derivante dal gettito dell'8 per mille destinato alla Chiesa cattolica. 

La serie delle pergamene della Mensa vescovile di Lodi conserva gli atti più antichi relativi all'amministrazione del patrimonio assegnato alla Mensa per il mantenimento del vescovo e della corte episcopale. Si tratta di atti notarili riguardanti investiture feudali, compravendite, ricevute di pagamento, permute, affitti, cessioni di beni, sentenze, privilegi imperiali, procure, prescrizioni della Santa Sede sempre inerenti il patrimonio della Mensa. I documenti sono in maggioranza atti privati redatti in forma notarile. Non mancano atti pubblici come i privilegi imperiali, le bolle papali o le sentenze del Comune di Lodi. Molte pergamene sono costituite da due o più atti notarili su pergamena singola. Alcuni atti sono degli inserti nel dettato dell'atto notarile a costituire un'unica pratica. Nonostante nel corso dei secoli siano stati effettuati diversi rimaneggiamenti e riordini (Gavazzi, Porro, Bonomi, Agnelli), le pergamene si trovano complessivamente in uno stato di buona conservazione, a eccezione dei documenti restaurati negli anni 2003-2004 (n. 171 pergamene). 

Le pergamene del monastero di Santa Chiara Vecchia riguardano l'amministrazione di beni, proprietà e diritti appartenuti ai vescovi di Lodi, risalenti al periodo precedente l'istituzione del monastero. Il fondo si compone di soli 28 pezzi corrispondenti alle pergamene che nel 1682 G. A. Porro estrapolò dal fondo del monastero di Santa Chiara e portò nell'archivio della Mensa vescovile, inserendole nella serie diplomatica già esistente. Altre pergamene dello stesso fondo si trovano conservate nell'Archivio di Stato di Milano, lì confluite a seguito delle soppressioni settecentesche degli enti ecclesiastici.

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