Venerdì 2 marzo alle ore 18
presso il Museo Diocesano San Giovanni (via Natta 36), sarà
inaugurata la mostra Il Codice dell'Angelo. Dialogando con
l'Invisibile con l'esposizione di opere dell'artista
antignanese Isabella Böhlen-Distretti e del milanese Pierluigi
Ugazzi.
L'esposizione offrirà
una meditazione profonda sulla figura degli angeli, esseri spirituali
che la Chiesa riconosce come servitori e messaggeri di Dio. Sarà
proprio il tema del messaggio divino, di cui gli angeli sono
portatori, e del suo codice di comunicazione con l'umano a
costituire il filo conduttore della mostra. Costante è la presenza
di queste creature puramente spirituali nei Vangeli: sono presenti
non solamente nelle fasi iniziali della vita di Gesù, ma lo
confortano durante l'agonia al Getsemani e, per primi, portano
l'annuncio della sua Risurrezione. Non solo: lo Pseudo-Dionigi
Areopagita, nel suo trattato sulla gerarchia celeste, si spinge oltre
il messaggio "verbale" di cui gli angeli sono portatori e scrive
che essi partecipano della luce inestinguibile di Dio e, come limpidi
specchi, la riflettono alle creature inferiori.
Da queste considerazioni prende
avvio la riflessione degli artisti coinvolti in questo progetto
espositivo: come tradurre in immagini visibili la Parola
e la Luce
che, nella discesa dal Cielo alla Terra, si addensano, si
rapprendono, diventano vibrazione fisica così da poter essere
percepite dalle creature? Come rendere comprensibile il "codice"
di questa comunicazione metafisica (che diventa comunione) continua,
ininterrotta e inesauribile tra Creatore e creature?
Le risposte a queste domande
potranno sorprendere il visitatore: il dialogo mistico di cui si
parla non è rappresentato nei panni stereotipati dell'"idilliaco"
ai quali è abituato il nostro immaginario, ma diventa a tratti
essai,
esperimento, prova "muscolare" come nel caso della lotta di
Giacobbe con l'angelo. Anche lo spazio e il tempo di questi
tentativi di dialogo vengono rappresentati superando i consueti
canoni estetici, per portarci in una dimensione dove si manifesta, a
un tempo, la divina coincidentia
oppositorum descritta
da Cusano e la "notte oscura dell'anima" che ha avvolto e
avvolge molte delle più profonde esperienze mistiche cristiane.
Il percorso espositivo, curato
da Clizia Orlando e Stefano Zecchino, è realizzato con il patrocinio di Regione
Piemonte, Provincia di Asti, Città di Asti, Associazione Musei
Ecclesiastici Italiani e Progetto Città e Cattedrali.
La mostra sarà aperta al
pubblico dal 2 marzo al 15 aprile 2018 con il seguente orario:
venerdì 15-18, sabato e domenica 9,30-13 e 15-18, nei restanti
giorni della settimana su prenotazione all'indirizzo
museo@sicdat.it oppure allo 0141.592.176. A partire da venerdì 6
aprile l'orario pomeridiano sarà: 16-18.
Per tutta la durata dell'evento
l'ingresso al Museo Diocesano sarà con offerta libera.