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Reliquiaria Pulchra   versione testuale
Teche per reliquie (XIII-XIX secolo) da una collezione pratese












Reliquaria Pulchra. Teche per reliquie (XIII-XIX secolo) da una collezione pratese  è una mostra organizzata presso il Museo dell'Opera del Duomo di Prato, fino al 28 febbraio 2018, con una suggestiva selezione di oltre quaranta reliquiari. La mostra accompagna l'esposizione Legati da una Cintola presso il Museo di Palazzo Pretorio a Prato.

I raffinati e preziosi manufatti esposti, molto diversi fra loro e databili fra il XIII ed il XIX secolo, provengono dal mercato antiquario e sono stati scelti all'interno di una raccolta di varie opere di arte sacra o di soggetto sacro destinate al Museo d'Arte Sacra di Prato.
I reliquiari selezionati, eseguiti da abili artefici capaci di interpretare temi e suggestioni della cultura figurativa del loro tempo (a volte anche in funzione della reliquia che dovevano valorizzare), sono presentati in mostra come in un'antica galleria di reliquie, allestite in occasione dell'esposizione annuale.
Per molte di queste opere, inedite o ancora poco studiate, si è giunti appena a definire o ipotizzare l'area e il periodo di produzione, con alcune importanti eccezioni, come per il notevole Braccio reliquiario di san Biagio, datato 1425, opera di Lorenzo Ghiberti e collaboratori, del quale è stato possibile risalire, grazie agli studi condotti da Renzo Fantappiè, al donatore e al monastero fiorentino per il quale fu realizzato.

Tra le preziose suppellettili sacre presenti in mostra possiamo ammirare una bella Cassetta reliquiario dei santi Pietro e Paolo, eseguita a Limoges nel 1265 circa, in rame dorato e smalti champlevé, appartenuta alla collezione del barone inglese Lionel de Rothschild. La Statua reliquiario di San Galgano in argento del XIV-XV secolo, di provenienza senese. Un pregevole cofanetto in legno e osso, tipico dono nuziale del primo Quattrocento, prodotto nella bottega veneziana degli Embriachi, poi adattato a contenitore di reliquie. Sono da menzionare per raffinatezza e invenzione formale due Reliquiari di San Guglielmo d'Aquitania e dei santi Ignazio e Francesco Saverio, in bronzo fuso e argento della metà del XVII secolo, che ricordano lo stile di Alessandro Algardi. Una sontuosa coppia di Reliquiari a tabella, datati 1633 in legno laccato e dorato, prodotti da una bottega lucchese. Oltre a due imponenti busti cinquecenteschi di area tedesca, insieme ad altri due più vivaci in legno dorato, seicenteschi. Completano l'allestimento reliquiari in cristallo di rocca (della Santa Spina) e in argento, soprattutto nelle più classiche forme ad "ostensorio", in legno d'ebano con applicazioni in bronzo dorato e argento.

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