Torna alla home
Direttore: Maffeis Don Ivan
Circonvallazione Aurelia, 50 00165 Roma
06 66398209
06 66398239
Cerca
 Dalle diocesi - Archivio - 2016 - Maggio - Dai giornalisti, luce sugli invisibili 
TrapaniDai giornalisti, luce sugli invisibili   versione testuale
Un umanesimo della concretezza serve al giornalismo oggi per ridare dignità al servizio che deve rendere al bene comune. È il pensiero espresso dal vescovo Pietro Maria Fragnelli nell’incontro di formazione in occasione della Giornata delle comunicazioni sociali, che si è tenuto nel santuario giubilare di Maria della Misericordia (Trapani).
«L’umano rinasce nella comunicazione verticale tra l’uomo e Dio e in quella orizzontale tra i fratelli. Ne scaturisce un triplice movimento, che si può riassumere con tre verbi: invocare, annunciare e attuare misericordia per generare percorsi di umanizzazione ». Non un semplice buonismo ma la riscoperta di una dimensione essenziale della professione che sa denunciare l’ingiustizia per liberare le vittime e sollevare chi è caduto senza, per questo, ergersi a giudici o, peggio, a giustizieri. Prendendo spunto dal racconto
Il guidatore notturno di Italo Calvino, il vescovo ha messo in guardia dal rischio che il giornalismo dei nostri tempi perda il contatto con la realtà rifugiandosi in una rappresentazione astratta fino a considerare la presenza degli altri come «un ronzio deformante». L’incontro si è concluso con la presentazione di tre esperienze: quella di un laboratorio di lettura e scrittura portato avanti in carcere a Trapani da una giornalista e da una psicoterapeuta, quella delle storie della campagna 'Mettiamoci in gioco' contro il gioco d’azzardo e la testimonianza della fraternità dei 'Servi di Gesù povero'. Per non dimenticare che il giornalismo «deve ridare voce a quegli 'invisibili' i cui drammi si consumano lontano dai riflettori» ha concluso monsignorFragnelli.