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 News - Archivio - 2016 - Marzo - Il cuore oltre gli ostacoli 
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Il cuore oltre gli ostacoli   versione testuale

«Francesco, ma ti pare il caso durante l’omelia di giocare col telefonino?»
Ma Francesco Gabrielli non giocava. Registrava, e poi inviava il file. E lo faceva da anni, per lenire la nostalgia di una sua amica che, da quando si era trasferita fuori Roma, continuava a rimpiangere le belle omelie di don Roberto Savoia, il Parroco di S. Ugo alla Serpentara (Roma).
Quando l’organista (e braccio destro del parroco) ha scoperto cosa c’era sotto, prima si è fatto girare il file (di ottima qualità) e si è riascoltato l’omelia. Poi, senza dir nulla a Francesco, ha chiesto il permesso al parroco e ha messo in rete l’omelia, riscuotendo numerosi consensi dal resto dei parrocchiani.
Da quel giorno è Francesco stesso ad occuparsi della gestione di questa parte del sito della parrocchia (in cima alla homepage, sulla destra), in cui vengono pubblicate sistematicamente le omelie della messa delle 11 (chiunque sia a presiederla, anche se di solito è proprio il parroco).
Ciò che rende questa storia particolarmente bella e che ci ha fatto venire voglia di condividerla, è però la grinta di Francesco e la sua capacità di gettare il cuore oltre gli ostacoli.
E non sono ostacoli piccoli, visto che da quarant’anni (cioè da quando è nato) il Dott. Gabrielli convive con una tetraplegia che gli rende difficili tanti movimenti. Di certo, però, non il movimento del cuore.
Con l’aiuto di una famiglia straordinaria e soprattutto con tanta tenacia, Francesco si è laureato (col massimo dei voti) in economia ed oggi lavora e ha un sacco di interessi.
Con la carrozzina a motore si sposta da solo e partecipa attivamente alla vita della vivace comunità di S. Ugo. E la domenica, invece di preoccuparsi soprattutto di come superare barriere architettoniche e parcheggi selvaggi (che purtroppo non mancano mai), la sua prima preoccupazione è quella di non dimenticarsi lo smartphone-registratore, e appena rientrato a casa di scaricare il file audio e metterlo in rete.
E magari da oggi quelle belle omelie, grazie a Francesco, avranno qualche interessato ascoltatore in più.