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 News - Archivio - 2016 - Febbraio - Benedetto smartphone (se usato bene...) 
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Benedetto smartphone (se usato bene...)   versione testuale

La piccola parrocchia di San Biagio a Nuvole, una frazione di Città di Castello, nell’omonima diocesi umbra, ha aperto le sue porte al mondo delle nuove tecnologie e dei social network. A lanciare la sfida è stato il parroco don Giorgio Mariotti che in occasione delle celebrazioni per il patrono, protettore della gola, ha deciso di benedire smartphone e tablet dei fedeli. L’idea di affiancare la tradizionale benedizione a foraggi e mezzi agricoli alle nuove tecnologie è nata dall’uso (e dall’abuso) che viene fatto oggi dei mezzi digitali.
«Questa benedizione – spiega il sacerdote – è rivolta in primo luogo alle persone, perché nella fede possano essere preservate dagli eventuali danni che potrebbero creare questi strumenti; in secondo luogo benedico anche tablet e smartphone in modo che, sempre nella fede, diventino mezzi per portare benessere alle persone e alle famiglie. Sulla linea di quanto ha ricordato papa Francesco in più occasioni, vorremmo incentivare il buon uso della tecnologia e fare in modo che diventi un mezzo di riconciliazione tra le persone; a questo riguardo basterebbe pensare all’importanza che rivestono oggi i social network per la gestione dei rapporti interpersonali ». Don Giorgio ha poi tenuto a precisare che questo gesto non deve essere inteso come una forma di superstizione e che un suo fine risiede pure nell’incentivare «un uso più consapevole e corretto dei nuovi mezzi tecnologici». Poi aggiunge: «Non dimentichiamo che questi device rappresentano un’importante risorsa per la diffusione del Vangelo e la trasmissione della fede». In questo senso va anche il concorso “Cellulari e buone notizie”, promosso dallo stesso don Giorgio Mariotti assieme all’associazione “Le rose di Gerico”, di cui il sacerdote è socio fondatore. In merito all’iniziativa sono state già premiate con dei buoni spesa tre “buone notizie” raccolte dai fedeli nel corso dello scorso anno. In linea con il contesto, inoltre, è possibile votare sulla pagina Facebook della parrocchia la “migliore buona notizia” fra le tre premiate. «Abbiamo pensato a questa proposta per testimoniare, in particolar modo ai più giovani, un utilizzo positivo degli attuali social network – sottolinea Angelica Lombardo, presidente dell’associazione –. Questi ultimi sono in genere utilizzati in modo autoreferenziale, come una vetrina per mettere in mostra se stessi. Vorremmo, invece, farli divenire soprattutto un luogo di condivisione per messaggi positivi».


(In allegato anche il pezzo su Internet e il peccato)