Palermo, presto un elenco di tutori per i minori stranieri non accompagnati
Articolo di Luca Insalaco - Palermo
(30 novembre 2015) - Un elenco di professionisti disponibili ad assumere il ruolo di tutori dei minori stranieri non accompagnati. È questa una delle soluzioni pensate per garantire una tutela effettiva all’esercito invisibile di minori che arrivano sulle nostre coste. L’elenco, al quale sta lavorando l’Ufficio del Giudice Tutelare del Tribunale di Palermo, attingerà ai nominativi forniti dagli ordini professionali che hanno dato la propria disponibilità a collaborare, primo tra tutti quello degli avvocati che operano nel capoluogo dell’Isola.
«La questione dei Msna – ha ricordato il dott. Fabio Pilato, giudice tutelare del Tribunale di Palermo, nel corso di un recente convegno – è stata finora trattata in maniera emergenziale e, in assenza di una soluzione politica, è stata delegata agli organi giudiziari e amministrativi. Questo tipo di soluzione, però, non consente di utilizzare i necessari strumenti sociologici che permetterebbero, ad esempio, di indagare sulle realtà dalle quali provengono i minori».
Quando arrivano dei minori, il giudice tutelare riceve una comunicazione con un elenco di nomi. A quel punto provvede a nominare il tutore nella persona del sindaco e dell’assessore comunale al ramo. Visti i numeri, però, e l’impossibilità che gli amministratori locali possano fare fronte alle incombenze legate a tale ufficio, si è reso necessario formare un albo di professionisti disponibili a prestare il mandato, ovviamente a titolo gratuito.
«La responsabilità della tutela resterà in capo alla pubblica amministrazione, con facoltà della stessa di delegare il compito ai professionisti. Aprire una tutela – ha sottolineato il dott. Pilato – è un atto molto significativo, specie quando si tratta di un minore. Il tutore, infatti, fa le veci del genitore e si fa carico di un intero progetto di vita del minore. Svolgendo il mio lavoro mi accorgo ogni giorno di quanto sia necessario porre l’essere umano al centro dell’attenzione e di come le norme debbano essere plasmate attorno ad esso. Oggi, invece, siamo ben lontani dal garantire la necessaria assistenza morale, materiale e affettiva ai minori. Ecco perché è necessario istituire un albo che permetta di dare una tutela sostanziale, avendo chiaro il problema sociale che affrontiamo. In caso contrario – ha concluso il magistrato – se continueremo a garantire una tutela meramente formale, i minori continueranno a scappare subito dopo il loro arrivo». (Luca Insalaco - Palermo)