Rito del Lucernario   versione testuale

L’Azione liturgica (celebrazione dei Vespri o dell’Eucaristia) inizia con la processione d’ingresso, opportunamente accompagnata da un canto o da un brano d’organo. Le luci possono essere poche o soffuse. Uno dei ministri che procede verso l’altare porta una candela accesa.
Giunto alla sede, il presidente si rivolge ai fedeli con segno di croce ed il consueto saluto. Guida quindi l’assemblea per il lucernario con una monizione ogni volta diversa, che scandisce il progredire del tempo d’Avvento (
vedi sotto), alternandosi con un altro ministro, un lettore o un altro fedele.
 
 
Prima domenica di Avvento: trasfigurare.
 
Presidente:
Fratelli e sorelle, in questo Tempo di Avvento, siamo chiamati a camminare incontro al Signore che viene. Di domenica in domenica la luce della sua Parola ci rischiara e ci guida verso il Natale del Signore.
 
Lettore:
Accendiamo oggi la candela dei profeti. La luce della loro parola spiani il nostro cammino e rafforzi la nostra speranza.
 
Presidente:
A te, Signore, elèvo l'anima mia,
Dio mio, in te confido: che io non sia confuso.
Non trionfino su di me i miei nemici.
Chiunque spera in te non resti deluso (PS 24,1-3)
Il Signore viene come luce che illumina ogni uomo: la tua misericordia trasformi i nostri cuori.
 
Un ministrante o il presidente si avvicina con una candela alla corona di avvento, posta non sull’altare ma in un luogo a parte, e accende il primo cero. Nel frattempo, si esegue un canto adatto, si accendono le luci dell’aula e si procede poi nel modo consueto, con l’atto penitenziale per l’Eucaristia, oppure con l’Inno se si celebrano i Vespri.