Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nella misericordia - Liturgia - 8 dicembre - Immacolata Concezione 

8 dicembre
Immacolata Concezione   versione testuale

Maria, il sì al buon progetto di Dio

O Padre, che nell'Immacolata Concezione della Vergine
hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio,
e in previsione della morte di lui
l'hai preservata da ogni macchia di peccato,
concedi anche a noi, per sua intercessione,
di venire incontro a te in santità e purezza di spirito.
(Colletta)
 

Preparando la liturgia odierna non si trascuri la rilevanza della figura della Madre di Dio nel tempo d’Avvento. Il ricordo e l’invocazione a Maria scandisce infatti l’intero percorso , ogni giorno (antifona dell’Ora terza), con il Vangelo della visitazione (IV domenica), dell’annunciazione (il 20 dicembre) e con la solennità dell’8 dicembre.
La preparazione della nascita del Salvatore si celebra in questo mistero come azione voluta da Dio e proposta a Maria, donna già preservata da Lui per essere una degna dimora (Marialis cultus, 3). Emerge così un’altra occasione di celebrare la misericordia come stile di Dio, che prepara, propone, accompagna l’umanità. 
 
Papa Francesco apre oggi il Giubileo della Misericordia, facendo memoria dei 50 anni della conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Si invitino i fedeli ad una celebrazione vigilare mariana in vista dell’apertura del Giubileo. Oltre ad un riferimento nelle monizioni, nelle preghiere ed eventualmente nell’omelia, si può proporre la Preghiera per il Giubileo della Misericordia, composta e donata dal Santo Padre.
 
Il tono opportunamente mariano non distoglierà dall’attesa tipica di questo tempo liturgico, né l’apertura del giubileo catalizzerà tutta l’attenzione dell’assemblea celebrante. Tutto si inserisca dunque con armonia nel percorso di Avvento, assumendo l’attesa e indicando l’incarnazione come atto della misericordia divina.
 
Pur prevedendo il canto del Gloria, è bene che la celebrazione non interrompa il clima sobrio creato per l’Avvento.
Prima dell’inizio della liturgia, un lettore – non dall’ambone – potrebbe offrire una monizione d’inizio, con queste o simili parole:
 
“Come una sposa pronta per il suo Signore, così celebriamo la Vergine Maria, nel mistero della sua immacolata concezione. La Chiesa Cattolica inizia oggi per invito di Papa Francesco, il Giubileo della Misericordia. Ci disponiamo a celebrare questi eventi, accogliendo il celebrante con il canto”.
 
Se non si è svolto nella celebrazione dei Vespri, si può tenere il rito dell’accensione della corona prima dell’atto penitenziale, come indicato nella scheda.

Come già suggerito, si può adottare la seconda formula per l’atto penitenziale, per il suo riferimento nello stretto dialogo tra celebrante e assemblea al tema della misericordia. Si abbia cura di aggiungere nella breve monizione iniziale l’esemplarità di Maria nella lotta contro il male e il peccato.
 
Per la preghiera universale
Ci sembra utile ricordare che la liturgia latina non ha mai adottato, neppure in occasioni di feste solenne dei Santi e dalla Madre di Dio, l’uso di rivolgersi direttamente a loro nelle intenzioni di preghiera. La Vergine è invocata opportunamente in intercessione (cfr. Orazionale per la preghiera dei fedeli, p. 97).
 
Si utilizzi il prefazio proprio Maria felice inizio della Chiesa (MR, p. 632).
Dopo l’orazione post communio si può pregare insieme ai fedeli la Preghiera per il Giubileo della Misericordia:
 
Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede Lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;
l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento, e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla samaritana:
Se tu conoscessi il dono di Dio!
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te, suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza per sentire giusta compassione per quelli che sono nell’ignoranza e nell’errore:
fa’ che chiunque si accosti a uno di loro si senta atteso, amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore e la tua Chiesa con rinnovato entusiasmo possa portare ai poveri il lieto messaggio,
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

Saluto finale
Alla Vergine è opportuno rivolgere un saluto al termine della liturgia, venerando una sua immagine. Mentre l’assemblea si unisce nel canto di un’antifona mariana, il celebrante può incensare l’immagine o portarsi in sua prossimità.
In merito, è opportuno ricordare il valore delle immagini mariane all’interno delle chiese. Presenti per antichissima tradizione, è bene che il loro numero non sia eccessivo – meglio se una sola –  e che la loro disposizione non distolga l’attenzione dei fedeli dalla celebrazione (Cfr. CEI, COMMISSIONE EPISCOPALE PER LA LITURGIA, L'adeguamento delle chiese secondo la riforma liturgica. Nota pastorale, n. 278)