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A Messina accoglienza MSNA tra nuovi sbarchi e vecchie polemiche istituzionali   versione testuale
Articolo di Elena De Pasquale - Migrantes Messina

(25 settembre 2015) - Prosegue senza sosta l’impegno frontaliero della città dello Stretto nell’accoglienza di migranti ed in particolari dei minori stranieri non accompagnati. Un flusso sempre crescente che continua a mettere a dura prova la macchina dell’ospitalità. Sebbene, infatti, siano ormai ben rodati i meccanismi dell’accoglienza frontale che viene resa al molo Marconi da Prefettura e Comune, la carenza di posti in comunità per minori rende particolarmente complessa la fase due dell’accoglienza.
Quella fase che dovrebbe cioè consentire a ciascun ragazzo giunto in Italia senza genitori né parenti di trovare una giusta collocazione per avviare un concreto percorso di inserimento sociale. Due, nelle giornate di lunedì 21 e martedì 22, gli sbarchi che hanno interessato Messina, per un totale di 61 ragazzi ospitati presso il “Pala Russello” palestra allestita d’emergenza dal Comune, con il supporto organizzativo dei volontari del Centro “Ahmed”. Struttura quest’ultima, dipendente dalla Prefettura, dove è stata raggiunta la capienza massima dei 224 posti disponibili riservati all’accoglienza dei MSNA.
Ad aver toccato le coste della Sicilia, minori provenienti da Egitto, Sudan ed Eritrea, ai quali, come da prassi, è stata immediatamente fornita, oltre che un’assistenza materiale, anche un’assistenza legale che consenta loro di comprendere lo status giuridico in Italia e i prossimi step che li attendono. Non è però escluso che molti decidano di proseguire il loro viaggio verso altre destinazioni, fuori Italia, nella speranza, nonostante le criticità del momento, di raggiungere amici e parenti.
Mentre, dunque, sul campo, con riferimento all’accoglienza dei MSNA, si continua a lavorare per cercare di garantire il massimo di sostegno alle decine di Minori stranieri non accompagnati che hanno raggiunto e continueranno a raggiungere le coste italiane, a Messina continua, e si fa sempre più duro, lo scontro istituzionale tra Comune e Prefettura. Un rapporto complesso, che rischia però di avere come uniche vittime proprio coloro a cui dovrebbero essere invece riservate massime garanzie.
(Elena De Pasquale - Migrantes Messina)