Quante cause di nullità matrimoniale vengono presentate ogni anno presso i Tribunali ecclesiastici regionali italiani? Quante causa giungono a conclusione? Le tabelle e i grafici che seguono intendono rispondere a queste domande.
– Cause introdotte in primo grado: libelli (ossia alla domanda, generalmente di uno dei due coniugi, di nullità del proprio matrimonio) presentati e accolti nel corso dell’anno (cfr can. 1504; DC art. 116);
– Cause decise o perente in primo grado: cause che vengono decise con sentenza in primo grado di giudizio (cfr can. 1607; DC art. 246), o che terminano a seguito di prolungata inattività delle parti (cfr can. 1522; DC 146) o di rinuncia delle medesime (cfr can. 1524; DC art. 150);
– Cause introdotte in secondo grado: cause che vengono trasmesse in secondo grado di appello dopo la sentenza di primo grado in cui consta della nullità del matrimonio o dopo appello di una delle parti (cann. 1628 e 1682; DC artt. 265-266 e 279);
– Cause decise o perente in secondo grado: cause che vengono decise con sentenza di secondo grado o che terminano a seguito di prolungata inattività delle parti (cfr can. 1522; DC 146) o di rinuncia delle medesime (cfr can. 1524; DC art. 150);
– Cause pendenti in primo grado: cause che, al termine dell’anno, sono state introdotte e non sono ancora giunte a decisione o non sono “perente” per inattività o rinuncia;
– Cause pendenti in secondo grado: cause che, al termine dell’anno, sono state introdotte e non sono ancora giunte a decisione o non sono “perente” per inattività o rinuncia.