I diritti connessi, disciplinati dagli artt. 72-73bis della L.d.A. n.633/1941 sono quelli riconosciuti al “produttore di fonogrammi nonché agli artisti interpreti e gli artisti esecutori che abbiano compiuto l’interpretazione o l'esecuzione fissata o riprodotta nei fonogrammi” (art. 73, co. 1).
Per fonogramma si intende la fissazione di una esecuzione musicale pubblicata su qualunque supporto che ne permetta la riproduzione, quali, ad esempio, cd, dvd, audiocassette, ipad, supporti di file mp3.
Il diritto connesso non si sostituisce ma si affianca a quanto dovuto alla SIAE a beneficio degli autori delle composizioni musicali e non è dovuto solo quando vi è esecuzione di musica dal vivo.
Tali diritti connessi sono riscossi dalla società SCF Consorzio Fonografici per conto dei produttori di fonogrammi dai quali ha ricevuto mandato (vedi elenco pubblicato sul sito di SCF), tra i quali, a partire dal 2013, vi sono anche i produttori associati ad AFI.
La SIAE, come dallo stesso Ente precisato con comunicazione del 25/05/2012, non è titolata all'incasso del compenso dovuto ai produttori ed artisti da parte degli Enti Ecclesiastici.
I diritti connessi sono dovuti non solo quando l'uso dei fonogrammi avviene all'interno di un'attività svolta con finalità di lucro, ma anche quando questa finalità è assente, in quanto l'obbligo di pagamento dipende dal mero utilizzo “pubblico”, come definito dall'art. 15 della L. 633/1941.
La disciplina della riscossione dei diritti connessi distingue l'ipotesi di utilizzo in ambito di attività commerciali o a scopo di lucro (es: spettacolo teatrale o musicale con ingresso a pagamento) dall'ipotesi di utilizzo per attività gratuite (oratorio estivo/ spettacoli gratuiti, feste patronali, ecc.)
Le parrocchie che intendano utilizzare apparecchi televisivi, cd, dvd, audiocassette, mp3 o qualunque altro mezzo tecnologico che possa trasmettere musica realizzata da uno dei produttori aderenti a SCF possono provvedere al pagamento dei diritti connessi aderendo alla proposta di
“Abbonamento annuale/triennale" in forza della convenzione sottoscritta dalla SCF e dalla CEI.
Questo abbonamento copre tutte le forme di utilizzo del repertorio musicale (inclusa la duplicazione di file musicali) nell'ambito delle attività della parrocchia, compreso il bar di pertinenza dell'oratorio, con la sola esclusione delle attività caratterizzate da scopo di lucro.
In alternativa, perché così è previsto dall'art. 73bis, la parrocchia può chiedere a SCF di determinare l'importo del diritto connesso in occasione di ciascun singolo utilizzo (per esempio per la singola festa in oratorio o per il singolo spettacolo musicale gratuito).
Per le attività a scopo di lucro (es.: spettacoli con ingresso a pagamento) la parrocchia deve contattare preventivamente SCF per munirsi di specifica licenza.
Si possono scegliere due modalità di adesione alternative tra loro, utilizzando uno dei due bollettini che le parrocchie riceveranno direttamente presso la loro sede:
Gli importi sono da intendersi IVA inclusa e genereranno una fattura a quietanza.
In caso non riceviate il bollettino e per ogni ulteriore informazione è possibile: