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Enna, attivata una sede ministeriale per il riconoscimento della protezione internazionale   versione testuale
Articolo di Luca Insalaco - Palermo

(10 aprile 2015) - Si arricchisce di una nuova sezione il panorama regionale delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Nei giorni scorsi è stata ufficialmente inaugurata la sede di Enna, che opererà come sezione della Commissione territoriale di Catania. La commissione ennese è incardinata presso la locale Prefettura e avrà competenza a esaminare prioritariamente le domande provenienti dai migranti presenti nel territorio provinciale.
Nel 2014 la presenza dei profughi si è fatta significativa anche nella provincia di Enna, come testimonia il numero di immigrati presenti nelle strutture di accoglienza. Se nel 2013 i Centri accoglievano appena 50 persone, l’anno successivo sono arrivati a ospitare 400 stranieri, in coincidenza con il maggiore afflusso di migranti registrati lo scorso anno, quando sulle nostre coste sono approdate più di 170mila persone.
Dalla maggiore consistenza della popolazione migrante nel territorio è nata la decisione di attivare anche un Centro polifunzionale, che avrà il compito di rappresentare “un’interfaccia del cittadino straniero rispetto alle diverse istanze di cui questi è portatore”. La struttura è stata presentata dalle locali istituzioni come una sorta di front office operativo, in grado di fornire servizi, quali l’assistenza socio-sanitaria, l’orientamento legale, l’assistenza nel disbrigo delle pratiche burocratiche, nonché corsi di alfabetizzazione linguistica e attività di mediazione culturale. Il Centro polifunzionale è stato istituito nell’ambito del progetto dal titolo “Dall’omologazione all’integrazione culturale”, realizzato con i fondi del PON Sicurezza messi a disposizione dal Ministero dell’Interno.
Tornando ai richiedenti asilo, al momento i Centri di accoglienza ennesi segnano 290 presenze, alle quali si aggiungono i circa 2.000 stranieri regolarmente soggiornanti in tutto il territorio provinciale.
L’istituzione della sede ennese avviene nell’ambito del generale potenziamento delle Commissioni territoriali, passate da 20 a 40 in virtù di un decreto del Ministero dell’Interno del 10 novembre 2014. La nuova sezione nasce con l’obiettivo di ridurre i tempi, estenuanti, che i richiedenti asilo devono attendere affinché vengano loro notificate le decisioni delle Commissioni ministeriali. Un tempo, questo, che si rivela particolarmente frustrante per i migranti, già provati dai traumi che si portano addosso e dal peso del viaggio che li ha condotti in Italia. Fino all’attivazione della nuova sezione le domande che provenivano dalla provincia erano esaminate dalla Commissione di Trapani, già competente a vagliare le istanze degli stranieri presenti nelle province di Palermo, Messina e Agrigento, con tempi di lavorazione vicini ai 15 mesi. Con la nuova Commissione, si punta ora a dimezzare i tempi di attesa e, di conseguenza, a ridurre la spesa pubblica.
L’auspicio, però, è che, oltre all’invocato snellimento dei tempi, possa esserci anche un’attenta e competente valutazione delle istanze presentante dai richiedenti asilo.
(Luca Insalaco -  Palermo)