12 aprile
II domenica di Pasqua   versione testuale

della Divina Misericordia

Come bambini appena nati,
bramate il puro latte spirituale,
che vi faccia crescere verso la salvezza.
 Alleluia.
 
Antifona d’Ingresso
 
 
In questa seconda domenica di Pasqua risuona la gioia della Risurrezione: Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre (rit. Salmo responsoriale). Nelle antifone, canti e ritornelli della liturgia, il canto dell’alleluia prolunga la letizia pasquale. In particolare, nel Tempo pasquale, lo si potrebbe proporre anche al termine della proclamazione del Vangelo e, come indicato nel Lezionario, può sostituire il ritornello al Salmo responsoriale.
Il 5 maggio del 2000, con un decreto della Congregazione per il culto divino, Giovanni Paolo II, dispose che alla II domenica di Pasqua venisse aggiunto il titolo “Della Divina Misericordia”. Oggi, si può ottenere il dono dell’Indulgenza plenaria, secondo le disposizioni fissate dal decreto della Penitenzieria Apostolica del 29 giugno 2002.
Per sottolineare la continuità con la Veglia di Pasqua, suggeriamo in tutte le domeniche del tempo di Pasqua di sostituire l’atto penitenziale con il Rito dell’aspersione dell’acqua benedetta. Il Messale Romano prevede la possibilità di celebrare questo rito ogni domenica dell’anno, tuttavia, per il suo riferimento battesimale, ha un particolare rilievo in Tempo pasquale. Nell’appendice del Messale troviamo due formulari propri per le domeniche di Pasqua. Ricordiamo che l’aspersione sostituisce l’atto penitenziale e il Kyrie eleison. Al termine della formula dell’assoluzione (Messale Romano, pag. 1034), dunque, si canta l’inno del Gloria.
Durante l’aspersione dell’assemblea sono previste tre antifone pasquali: con questo rito, il popolo santo di Dio ricorda la notte beata e ravviva lo stupore per le meraviglie da lui compiute: il peccato di Adamo è stato distrutto, dal fianco di Cristo è sgorgata una sorgente di vita nuova! Nel Repertorio nazionale troviamo alcuni canti adatti per il rito dell’  aspersione (Repertorio nazionale, n° 140; 122,123); oppure, in Nella Casa del Padre, si possono utilizzare le acclamazioni previste ai nn. 274, 278, 279.
Infine, si suggerisce di professare la fede secondo il formulario del Credo apostolico, eventualmente anche in canto (vedi RN 18).