26 aprile
IV domenica di Pasqua   versione testuale

È risorto il Buon Pastore
che ha dato la vita per le sue pecorelle,
e per il suo gregge è andato incontro alla morte.
Alleluia.
 
Antifona alla Comunione
 
 
La quarta domenica di Pasqua è chiamata comunemente del Buon Pastore a motivo della lettura evangelica di Giovanni 10 prevista dal Lezionario festivo (anno A-B-C). In questo giorno, inoltre, ricorre la 52° giornata mondiale di preghiera per le vocazioni; tuttavia, è bene prestare attenzione affinché non vi sia sovrapposizione tra il mistero celebrato e i contenuti biblici ed eucologici del giorno. La tematica vocazionale infatti, non può diventare il contenuto della liturgia, ma potrà eventualmente trovare spazio nella monizione iniziale, nell’omelia, nella preghiera dei fedeli e in opportuni avvisi al termine della celebrazione.
Suggeriamo di valorizzare in modo particolare la frazione del pane accompagnata dalla litania dell’Agnello di Dio (spezzare il pane in più parti e distribuirlo ai fedeli, cf. OGMR 321): compiendo il gesto con solennità, senza eccessiva enfasi, ma con piena consapevolezza del suo profondo significato. Di particolare importanza è il canto della litania all’Agnello di Dio che accompagna il gesto della frazione del pane. Il riferimento all’immagine dell’Agnello e il gesto sacrificale della frazione, narrano con eloquenza il mistero di amore che si sta consumando: l’Agnello implorato è l’Innocente, che porta su di sé il peccato del mondo (Gv 1,29). È il senza macchia (1 Pt 2,22.24), è l’Agnello vittorioso, che ritto sul trono, dona al mondo la pace (Ap 13,8). Perciò, raccomandiamo ai presbiteri e agli animatori del canto di non sovrapporre lo scambio della pace con il canto dell’Agnello di Dio. Il rito della pace, infatti, non prevede nessun canto, mentre è bene accompagnare il rito della frazione con il canto della litania che, in questo caso, può prolungarsi per tutto il tempo necessario.
In questa domenica potrebbe essere opportuno eseguire un canto di comunione, in modo da favorire nell’assemblea la consapevolezza di essere il gregge che il Signore ha scelto e amato, che egli conduce e nutre ai pascoli del suo Regno, come canta l’antifona di Comunione: «È risorto il buon Pastore, che ha dato la vita per le sue pecore, e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia» (Ant. alla Comunione).