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Giro di boa: “Isolamente accogliente” vi dà appuntamento al 25 agosto   versione testuale
Articolo dell' Ufficio Migrantes Messina

(8 agosto 2014) - Sono trascorsi tre mesi dall’inizio di questo nuovo esperimento di “cronaca di prossimità” che avete imparato a conoscere, e speriamo anche ad apprezzare, sotto il titolo di “Isolamente Accogliente: reportage dalla Sicilia”. Ad avviarlo, su input del direttore generale della Fondazione Migrantes, monsignor Giancarlo Perego, l’Ufficio Migrantes di Messina, “cabina di regia” di un progetto comunicativo mirato, così come avvenuto a Lampedusa nel periodo della Primavera Araba, ad andare oltre la superficie degli eventi.
L’iniziativa, da oggi in stand-by per la pausa estiva ma pronta a ripartire il prossimo 25 agosto, è nata dall’esigenza di voler accendere un faro sullo stato di continuo emergenza, ormai da mesi non più occasionale ma cronica, che interessa l’Italia, e in particolare la Sicilia, sul fronte migratorio. Una Regione spesso lasciata sola ed isolata nel gestire un sistema di ospitalità che ha mostrato e continua a mostrare profonde fragilità. Fragilità frutto di assenze istituzionali, di improvvisazione, di sottovalutazione di un fenomeno che va invece affrontato con pianificazione e programmazione.
Gli articoli forniti, settimanalmente, dai referenti dei diversi Uffici Migrantes delle province siciliane, a cui va un sentito e sincero ringraziamento, testimoni diretti dei fatti e degli eventi che hanno contraddistinto la quotidianità della Sicilia, hanno consentito di mettere in luce i tanti lati bui che purtroppo interessano il sistema accoglienza, aiutando altresì a comprendere quanto fondamentale si continui a rivelare il ruolo delle reti di volontariato. 
La situazione vissuta nella regione siciliana, terra di confine dell’Italia e dell’Europa, è il perfetto riflesso, sia in termini di criticità che di sforzi profusi da uomini e donne di buona volontà, di quanto accaduto nell’arcipelago delle Pelagie. Dove se non fosse stato per lo spirito di condivisione e di apertura mostrato dai lampedusani, il punto di rottura sarebbe stato inevitabile.
“Isolamente accogliente” ha rappresentato, e continuerà a rappresentare, un contenitore non solo di cronaca ma anche di vita vissuta. Diversi, infatti, i racconti e le testimonianze raccolti dai corrispondenti Migrantes, rispetto ad esempi di buone prassi che hanno visto ugualmente protagonisti africani ed italiani. Andando però a scorrere le pagine di questo “diario virtuale”, non possiamo non ricordare anche le tante tragedie che in queste settimane hanno segnato il Mediterraneo: ragazzi costretti a morire soffocati nelle stive dei barconi senza poter avere opportunità di salvezza; donne che hanno visto morire tra le braccia i loro piccoli o che abbracciate  agli stessi hanno detto addio alla vita. Funerali celebrati con rito cristiano, altri con rito musulmano, lacrime, dolore e sofferenze che non hanno conosciuto latitudine geografiche.
In queste settimane i referenti della comunicazione dislocati su tutto il territorio siciliano, grazie alla conoscenza privilegiata del contesto in cui operano, hanno dunque provato a “sviscerare” i vari elementi della questione, facendo emergere ciò che rischia altrimenti di essere raccontato solo in termini di numeri. In che modo? Partendo dalle persone, coloro che sono accolte e coloro che accolgono. Una cronaca di prossimità, dunque, ma anche una cronaca di racconto rispetto alle principali “evoluzioni” che stanno interessando le modalità di gestione dell’accoglienza. Il cui ultimo step, come sta avvenendo anche a Messina, riguarda l’apertura, su direttiva del Ministero dell’Interno, delle caserme ricadenti in ex aree militari, come luoghi di temporaneo ricovero per i migranti.     
Queste due settimane di stop di “Isolamente Accogliente” non si tradurranno di certo anche in uno stop degli sbarchi, destinati anzi ad aumentare viste le stabili condizioni meteo marine. Ecco perché gli occhi dei referenti degli Uffici Migrantes, non rimarranno chiusi, ma saranno pronti a “fotografare” e a riferire quanto osservato e vissuto non appena il portale tornerà attivo.
Nel rivolgere  un saluto, un ringraziamento e un augurio di sereno riposo a quanti in questi mesi hanno mostrato di apprezzare e gradire il lavoro svolto dagli “operatori” di “Isolamente accogliente”, vogliamo ricordare, in modo speciale, il piccolo Ahmad, due anni, di origini siriane, morto tra le braccia della sua mamma durante la traversata del Mediterraneo. È stato lui, purtroppo, il protagonista, di uno di quegli articoli che mai si vorrebbe scrivere né leggere, “colpevole” solo di essere nato nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Ufficio Migrantes Messina