(3 marzo 2014) - “Svuotò se stesso… per questo Dio lo esaltò”: il brano della lettera ai Filippesi (2,6-11) fa da filo conduttore al Sussidio per il tempo di Quaresima e di Pasqua, frutto del lavoro sinergico di alcuni uffici della Segreteria Generale della CEI. “Il contributo più grande che possiamo dare al nostro tempo è assumere pienamente in noi l’impronta di Cristo”, – scrive Mons. Galantino nella prefazione, dove ricorda le parole di Papa Francesco: “La Chiesa evangelizza e si evangelizza con la bellezza della liturgia” (Evangelii Gaudium, 23).
A questo punta la ricchezza di proposte del Sussidio: linee celebrative, commenti biblici alle letture domenicali, suggerimenti liturgico-musicali, schemi per Via Crucis e liturgia penitenziale, itinerari catechistici, video e testimonianze esperienziali. La via della celebrazione viene così a integrarsi con quella della catechesi (con suggerimenti e spunti di riflessione per vivere la Quaresima in famiglia), dell’esperienza (con la presentazione video di alcune iniziative concrete di impegno e la narrazione di testimonianze su come i giovani vivono la ricchezza del tempo quaresimale e pasquale), del futuro (dove si offrono spunti di riflessione che spaziano dall’educazione e dal mondo della scuola alle vocazioni e all’orizzonte ecumenico) e della bellezza (con una ricca sezione di immagini di opere d’arte, provenienti dal patrimonio artistico italiano).