Sussidio Quaresima-Pasqua 2014 - Catechesi - 16 marzo - II Domenica 
16 marzo - II Domenica   versione testuale
Cristo anticipa la gloria

(Dipinto di Francesco Maria Sabatini)
 
L’immagine rappresenta il Cristo rivestito di luce e in abito bianco.
Il giornale, che fa da cornice, è la storia spaccata dalla presenza di Gesù
e che da un nuovo senso di lettura al nostro oggi.


 
Un sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
La II domenica di Quaresima ci presenta un brano tratto dal Vangelo di Mt 17,1-9: la Trasfigurazione di Gesù sul Monte Tabor. Egli ci porta sul Monte che da sempre, nella Sacra Scrittura, è il luogo della Rivelazione di Dio. Se, però, nella I domenica di Quaresima, è Gesù che è chiamato a scegliere, ora qui sono gli apostoli invitati a decidere per il loro discepolato. Dopo l’annuncio della morte del Signore, a loro viene offerta la possibilità di fare esperienza dell’identità profonda del Cristo: “E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce” (Mt 17,2). Scoprono, così, il vero volto di gloria di Gesù e viene rivelata loro la sua natura divina. Mentre la nube luminosa li avvolge, segno dello Spirito Santo, la voce del Padre affida loro il grande compito che è di ogni cristiano: ascoltare suo Figlio, l’amato, nel quale Egli ha posto tutta la sua stima. I discepoli allora sono chiamati ad ascoltarlo sempre, anche quando la sua Parola non corrisponde alla loro logica. La Trasfigurazione, quindi, è la luce che Dio offre a tutti nelle loro scelte e rappresenta la chiamata a fidarsi di Lui, ad ascoltarlo veramente, per ereditare la sua stessa gloria.
 
Una sintesi catechistica per gli adulti
L’evento della Trasfigurazione rappresenta per il catecumeno e il battezzato motivo di stimolo e incoraggiamento, perché permette di sperimentare, anticipandola, la gloria della Risurrezione. Questo ci aiuta a comprendere non solo qualcosa di Gesù e della sua natura divina, ma ci dice anche la nostra stupenda destinazione: essere trasfigurati, ottenere una vita di luce. Perché ciò accada siamo chiamati non solo a metterci alla sua sequela, ma ad imparare alla sua scuola l’obbedienza dell’ascolto. Solo così, aprendo le porte della nostra esistenza alla sua Parola, facendoci avvolgere dalla nube dello Spirito e divenendo docili alla sua azione, la nostra vita sarà pienamente trasformata e configurata alla Sua. Egli ci chiede fiducia: di sperare in Lui, di stare con Lui, di ascoltare lui, così da vivere la nostra vita, già qui, da risorti e, con volti trasfigurati, annunciare al mondo, spesso piegato nelle tenebre, una buona notizia: “Alzatevi e non temete” (Mt 17,7).
 
Una sintesi catechistica per i fanciulli
In questa domenica, Gesù ci chiede di salire con Lui e gli apostoli sul monte Tabor, perché vuole affidarci un messaggio importante. Pochi giorni prima di questo fatto, aveva detto ai discepoli che andando a Gerusalemme sarebbe morto, ma che dopo tre giorni sarebbe risorto: Gesù è venuto per donare la Sua vita per la nostra salvezza, ma questa cosa non era stata per nulla capita dagli apostoli. In più, Gesù diceva loro che se desideravano essere veramente suoi amici, dovevano ascoltarlo e vivere come lui. Ascoltare Gesù vuol dire far scendere nel cuore quanto abbiamo ascoltato con le orecchie, perché produca frutto e diventi vita. Dio Padre ci chiede di essere ascoltatori attenti del Figlio suo Gesù, per agire con amore, pace e bontà nella nostra vita e mostrare agli altri che siamo dalla sua parte.
 
Attività
Realizzazione: ogni ragazzo scriverà sulla sua seconda orma l’impegno da vivere nella settimana da posizionare sul cartellone vicino alla tappa.