Sussidio Quaresima-Pasqua 2014 - Catechesi - 30 marzo - IV Domenica 
30 marzo - IV Domenica   versione testuale
Cristo dona occhi nuovi

(Dipinto di Francesco Maria Sabatini)
 
L’immagine rappresenta l’occhio del cieco nato che riacquista la vita.
Sporco di fango nel contorno, la prima immagine che vede è quella che riflette il suo stesso occhio:
la figura di Gesù.
 

Una sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
Questa IV domenica è una perla preziosa al centro del cammino quaresimale. È chiamata infatti “Domenica Laetare”, cioè della gioia, dalla prima parola dell’antifona d’ingresso: “Rallegrati, Gerusalemme, e voi tutti che l’amate”. Ci ricorda che il cristiano, colui che aderisce a Cristo e lo segue, deve vivere questo cammino nella felicità, nella pace e nella libertà. Il brano evangelico proposto è quello conosciuto come il “Cieco nato” al quale, incontrando Cristo, viene data la possibilità di riacquistare la vista, una nuova vita, dunque, invasa e permeata dalla luce: il tema centrale di questa domenica è proprio la luce. Il cieco è immagine della creazione, che vivendo nella condizione di peccato, è incapace di “vedere” Dio, di relazionarsi con Lui. Il gesto compiuto da Gesù è simbolico: Egli usa “fango con saliva” (Gv 9,6), cosa che ci riporta agli inizi della creazione, a quell’uomo creato proprio dalla polvere. È la nuova creazione di Dio, che trova il suo compimento poi, nell’acqua della piscina di Sìloe,  la “piscina battesimale”. Ad ogni battezzato è ridonata la possibilità di “vedere” la Luce, un mondo illuminato dallo Spirito, che gli permette, infatti, di seguire la “Luce del mondo”, Cristo, con occhi “vedenti” e gioire nella vita di Dio.
 
Una sintesi catechistica per gli adulti
La vita battesimale dona al cristiano la possibilità di entrare nella vita trinitaria, di poter godere della sua luce, con occhi nuovi. Gesù non ci parla degli occhi del corpo, ma dello sguardo interiore, della vista dell’anima, che sola ci permette di fare esperienza di relazione personale e comunitaria con Lui. Il cristiano ora “vedente”, perché immerso nell’acqua battesimale, è chiamato a vivere il suo cammino di fede, cercando di vedere sempre meglio chi è il Cristo che gli ha donato la luce; ma seguirlo significa andare controcorrente, guardare oltre l’apparenza, cercare le tracce di Dio, professare la nostra fede al mondo accecato dal peccato, facendo nostre le parole e il gesto del cieco: “Credo, Signore! E si prostrò dinanzi a lui” (Gv 9,38). Questo solo può riempire quel desiderio profondo di gioia e pace che ogni uomo ricerca nella propria esistenza.
 
Una sintesi catechistica per i fanciulli
In questa domenica il Signore Gesù vuole insegnarci qualcosa di importante: non sempre siamo capaci di vedere le realtà di Dio, cioè la sua verità, il suo amore, il dono della sua amicizia.
Spesso pretendiamo di voler fare tutto da soli e guardare Dio, noi stessi e il mondo con i nostri occhi senza accorgerci che, essendo chiusi, facciamo fatica a capire. Solo Gesù, come al cieco, può donare la gioia di vedere davvero, facendo nascere in noi la stessa gioia traboccante che ha riempito l’uomo guarito. Chiediamo a Gesù, in questa domenica, di aprire i nostri occhi e aiutarci a vedere negli altri e nel mondo il suo volto, amando come ama Lui.
 
Attività
Realizzazione: ogni ragazzo scriverà sulla sua quarta orma l’impegno da vivere nella settimana da posizionare sul cartellone vicino alla tappa.