Sussidio Quaresima-Pasqua 2014 - Catechesi - 18 aprile - Venerdì Santo - Passione del Signore 
18 aprile - Venerdì Santo - Passione del Signore   versione testuale
Ha donato tutto per amore

(Dipinto di Francesco Maria Sabatini)
 
L’immagine rappresenta Gesù che porta la sua croce.
Illuminato dalla luce di Dio, questa permette di intravedere nell’ombra, la croce col Cristo Crocifisso.
 


Una sintesi catechistica per i formatori, i catechisti e i presbiteri
La morte di Gesù ci mette sempre di fronte questa realtà misteriosa della vita, che crea sempre angoscia, paura, preoccupazione in ogni essere umano. Ma la passione di Gesù, la sua sofferenza e la sua morte, vogliono ricordare all’uomo di ogni tempo e di ogni luogo, innanzitutto, la sua piena e autentica umanità che, spesso, viene dimenticata perché si guarda solo alla sua divinità. Invece, Cristo pienamente uomo ha sperimentato la sofferenza del corpo e la morte nella sua carne, ma l’infinito amore di Dio ha vinto la morte e spalancato le porte del paradiso. Questo amore concreto, storico, sperimentabile, lo si riconosce dal dono totale del Suo Figlio, per ogni uomo, per i suoi amici: “Non c’è amore più grande di chi dona la vita per i propri amici” (Gv 15,13), ci ha detto un giorno. Dunque, la morte proclama l’amore di Dio in Gesù Cristo e ricorda ad ogni battezzato la sua vocazione che è quella di aderire pienamente alla sua volontà, fidandosi di Lui e vivendo abbandonati completamente nelle sue mani.
 
Una sintesi catechistica per gli adulti
La morte, la sofferenza fisica, morale e dello spirito, spaventano ogni uomo. Il solo pensiero provoca angoscia. Quando queste ci toccano, tutto diventa buio, senza via di scampo. Arriva lo sconforto, la rabbia, il senso di ingiustizia, di impotenza a prendere il sopravvento. Emergono allora dubbi, domande, a cui non si riesce a rispondere e, spesso, di tutta la collera, il dispiacere e il disprezzo, si incolpa Dio, mettendolo al banco degli imputati. Come continuare a credere in Lui? Ci chiediamo. Cosa ne sa Lui del nostro dolore? Lui è Dio e sta là nel cielo, lontano da noi uomini. Ma la Passione di Gesù, invece, ha rivelato al cristiano e all’uomo, che vero Dio e vero Uomo si è fatto davvero prossimo, vivendo in prima persona la sofferenza, il disprezzo e la morte. Ha sconfitto la morte dandole un nuovo senso: offrire se stesso per la salvezza di tutti e poi donarci la sua Risurrezione. Solleviamo, allora, il nostro sguardo e, abbandonandoci come figli a Dio Padre, invochiamo da Lui salvezza e fede, per credere nel dono della Risurrezione del Suo Figlio.
 
Una sintesi catechistica per i fanciulli
Il brano della Passione di Gesù ci mette davanti ad una realtà che ci toglie il fiato, che ci preoccupa e ci rattrista. Sapere che un nostro amico è stato maltrattato, picchiato e ucciso, ci fa arrabbiare e ci fa star male e, ancora di più, se si tratta del Signore Gesù. Questo evento della sua vita deve però aprire il nostro cuore ad una verità più grande: Gesù si è offerto per ognuno di noi sulla croce, perché ci ama di un amore infinito, unico e poteva dimostrarlo solo così, donandoci tutto se stesso.
Ha portato sulle spalle la croce, i nostri peccati, perché desiderava solo salvarci. Oggi allora dobbiamo ringraziarlo e accogliere questo grande amore, che solo può riempirci e renderci davvero felici, perché è un amore fedele e vero.
 
Attività
Realizzazione: in questo giorno ogni ragazzo scriverà nella sua ottava orma una preghiera da posizionare sul cartellone vicino alla tappa.